Rimini. Minaccia di mutilare la moglie: arrestato

«Un giorno ti butterò dell’acido in faccia che ti farà cadere la bocca e ti impedirà di parlare con la polizia». «Stai attenta perché c’è sempre qualcuno che ti osserva». Sono solo un paio delle minacce più serie scritte nei messaggi WhatsApp inoltrati da un 52enne di nazionalità algerina alla moglie da cui si sta separando, arrestato venerdì sera dagli investigatori della seconda sezione della Squadra mobile della Questura di Rimini con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Messaggi che non avrebbe dovuto mandare perché già colpito da un’ordinanza cautelare in cui gli veniva vietato di avvicinare la consorte a meno di mezzo chilometro di distanza e di comunicare con lei in qualsiasi modo. A chiedere la cattura è stato il pubblico ministero Luca Bertuzzi che lo aveva già indagato. A firmare Il provvedimento, a tempo di record, il Gip Vinicio Cantarini, dopo appena quattro giorni dalla sentenza che grazie alla Riforma Cartabia ha permesso al magrebino di tornare un uomo libero. Il Tribunale di Rimini, infatti, lo scorso 6 febbraio, era stato costretto a dichiarare il non luogo a procedere a suo carico per «mancata conoscenza della pendenza del processo».


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