Rimini, minacce di morte alla fidanzata: 4 anni e 8 mesi al broker
Quattro anni e otto mesi di reclusione. Il massimo della pena che poteva essere applicata avendo chiesto l’imputato accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali di essere giudicato in abbreviato, rito che prevede lo sconto di un terzo della condanna. Una «sentenza esemplare» il commento dell’avvocato Umberto De Gregorio, legale di parte civile della giovane vittima di violenze verbali e fisiche da parte dell’ex fidanzato Ajaz Shah Hussain, un broker della City londinese che non voleva rassegnarsi alla fine della loro relazione. E a Londra era ieri mattina l’imputato difeso dall’avvocato Gianmaria Gasperoni quando la giudice Raffaella Ceccarelli ha letto il dispositivo della sentenza. Condanna arrivata dopo la dura requisitoria del pubblico ministero Davide Ercolani presentatosi in aula portando con sé anche un ferro da stiro, l’arma usata dal 37enne arabo-inglese per sfregiare il braccio della ex di 10 anni più giovane. L’imputato, infatti, ha sempre sostenuto che la ragazza si fosse autoinferta quella bruciatura. Il Pm con una semplice dimostrazione ha mostrato alla giudice come l’affermazione fosse solo una menzogna costruita male. La Gup Ceccarelli ha anche disposto a favore della giovane, che finalmente è riuscita a ricostruirsi una vita, un risarcimento di 60mila euro quale liquidazione del danno. Dovrà sostenere anche le spese legali della vittima.