Rimini, militare nel mirino del vicino stalker

Essere chiamati a rapporto dal proprio superiore perché lo stalker della porta accanto ti accusa di disturbare il suo sonno e di essere un truffatore. È l’incubo che si è trovato a vivere per diversi mesi un militare dell’Esercito ultimo degli inquilini di un condominio di Rimini a essere finito nel mirino di un altro residente risultato affetto da gravi disturbi della personalità. Per l’uomo, un 43enne indagato dalla Procura della Repubblica per atti persecutori (stalking) difeso dall’avvocato Massimo Moraccini, la Gip Raffaella Ceccarelli ha disposto la misura di sicurezza della libertà vigilata con obbligo di cura. Lo ha altresì affidato ai servizi competenti del Centro di salute mentale dell’Azienda Usl «che dovrà garantire l’esecuzione delle cure e dei trattamenti più adeguati rispetto al disturbo della personalità di cui è affetto».

Un incubo

La vita del militare, 39 anni, sposato con prole, ha subito un improvviso scossone quando alla porta del suo appartamento hanno suonato due donne qualificatesi con la moglie come assistenti sociali. Perché si trovavano sull’uscio della sua casa? Perché il vicino 43enne aveva inoltrato una mail ai servizi sociali in cui accusava i condomini di maltrattare un’anziana loro ospite. Un’amica di famiglia che contattata ha detto di essere in perfette condizioni di salute e di far visita saltuariamente alla famiglia di amici. Se questa visita non era stata molto simpatica, è facilmente intuibile lo stato di incredulità e profondo disagio quando, messo piede in caserma una mattina, il militare è stato chiamato a rapporto dal proprio comandante. Il motivo? Chiedeva quali rapporti aveva con il coinquilino che si era preso la briga di mandare ben 14 mail al comando nelle quali lo accusava di essere l’autore di rumori molesti. L’incubo però non era finito.

L’epilogo

Lo stesso vicino, infatti, aveva anche inoltrato una mail al reparto Sanità dell’Esercito a Roma accusando la sua vittima di essere affetto da problemi psichiatrici. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il militare ha varcato il cancello della caserma dei carabinieri della stazione di Miramare e ha sporto denuncia. Ai militari dell’Arma è bastato parlare con gli altri inquilini dello stabile presi di mira dallo stalker, per arrivare alla verità e chiudere il caso.

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