RIMINI. «Mi hanno picchiato in due perché ho baciato un ragazzo». È la denuncia che arriva da Filippo Francesco Marcuccio, un ragazzo di 24 anni, arrivato a Rimini dalla Puglia nel 2004, oggi studente universitario di Scienze umane.
Il giovane non ha dubbi: «Sono vittima di una aggressione omofoba, ho il volto tumefatto, mi hanno rotto il naso, domani mattina (oggi, ndr) vado dai carabinieri a sporgere denuncia».
Cosa è successo
È venerdì sera e come in tante altre occasioni i locali della Vecchia Pescheria sono un punto di ritrovo per giovani.
«È il mio compleanno – racconta Filippo – e trascorro la serata con alcuni amici, beviamo un po’ ci mancherebbe, è la mia festa».
Cosa succede poi? «Io e il mio amico ci baciamo, niente di eccessivo, un bacio. Poi lui riceve una telefonata e va fuori dal pub, io mi dirigo al bar a prendere da bere, finché sento una mano afferrarmi la spalla sinistra, qualcuno mi chiama “finocchio” e quando mi giro in due mi prendono a pugni in faccia e fuggono. Quando arriva il mio amico sono pieno di sangue e mi portano a casa».
Il resto della storia è scontato. Filippo Francesco Marcuccio sabato mattina va al Pronto soccorso per farsi medicare: lastre, esami, flebo. La prognosi è di 25 giorni e la lesione più grave è la frattura del naso.
«È la prima volta che capita una cosa del genere – aggiunge Filippo – in altre occasioni per strada è successo che mi urlassero dietro qualcosa, ma questa volta mi hanno preso a pugni, ho il volto tumefatto e il naso rotto».
È in grado di riconoscere i suoi aggressori? «Sono scappati via subito, non ricordo il loro volti, ma la dinamica sì».
Il “testimone”
Dal locale in cui è accaduto il fatto confermano la lite ma danno un’altra versione di quanto accaduto. L’omofobia non c’entrerebbe un bel niente, l’origine della colluttazione sarebbe legata a vecchi rancori fra due gruppi di avventori che si conoscerebbero e fra i quali esisterebbero vecchie ruggini alimentate da questioni di gelosia.