Rimini, "mi dia quel Rolex da 9.600 euro", poi annulla il vaglia di pagamento

O risarcisce 20mila euro o il prossimo 14 giugno con rito abbreviato sarà processata per truffa e calunnia aggravate. È la decisione presa ieri dal giudice dell’udienza preliminare Vinicio Cantarini dopo che la Procura ha rifiutato la richiesta di patteggiamento per una 50enne residente ad Arzano, piccolo centro della cintura napoletana.
Vittima dei suoi «artifici e raggiri» come si legge nel capo d’imputazione, un’altra donna che con lei, nel settembre del 2022, aveva iniziato a trattare con una lunga serie di messaggi WhatsApp, la vendita un Rolex modello Explorer II, per la cifra di 9.600 euro da versare con un vaglia postale. Il 9 settembre acquirente e venditrice quindi si danno appuntamento per lo scambio. Appena venuta in possesso del prezioso orologio, la truffatrice napoletana prima ha annullato il versamento quindi si è presentata dai carabinieri di via Destra del Porto per denunciarne lo smarrimento. Azione faceva aprire un fascicolo in cui si ipotizzavano i reati di furto o ricettazione: la venditrice, infatti, aveva messo inutilmente all’incasso il vaglia accusando di fatto la beneficiaria di averglielo rubato o comunque d’averlo ricettato. L’indagata è difesa dall’avvocato Viviana Pellegrini.

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