Rimini, Mattarella al Meeting: “I romagnoli non vanno lasciati soli” – VIDEO GALLERY

Al Meeting di Rimini è il giorno di Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica è arrivato alle 11 sommerso dagli applausi del popolo di CL. Dopo un giro tra i padiglioni, il Capo dello Stato alle 12 è entrato nell’auditorium, accolto dalla standing ovation di tutta la platea.

“Non lasciate sola la Romagna”

Mattarella ha iniziato a parlare poco dopo le 12, con mezzora di discorso chiuso alle 12.42 con un torrenziale applauso della platea. Il passaggio più apprezzato ha riguardato la Romagna flagellata dall’alluvione: ” Ora, siamo di fronte a un’altra, grande, e grave evidenza, che comporta responsabilità. L’ambiente, che abbiamo incrinato e impoverito. Non si possono ignorare gli appelli dell’Onu, attraverso le parole, allarmate, del suo Segretario Generale. Proprio qui, in Romagna, ne abbiamo vissuto, drammatica, sottolineatura. L’alluvione, ha lasciato ferite profonde. I cittadini della Romagna – e i loro sindaci – non vanno lasciati soli. La ripartenza delle comunità e, con esse, di ogni loro attività, è una priorità, non soltanto per chi vive qui, ma per l’intera Italia”.

“I giovani tornano arricchiti”

“Permettetemi di riprendere le fila di un discorso avviato 7 anni fa qui a Rimini – aveva detto il Presidente all’inizio del suo intervento – ora tanti giovani sono diventati adulti, nella continuità di un cammino e di un impegno. E’ significativo ritrovarsi a 75 anni dalla fondazione della nostra Costituzione. Ritrovarsi qui con voi per parlare di amicizia è la chiusura ideale di un percorso: i giovani e i volontari impegnati qui, torneranno da Rimini arricchiti da nuove conoscenze e nuove motivazioni”.

I profughi

“Quello dei profughi – ha sottolineato Mattarella – è un movimento globale che non si cancella con muri e barriere. Nello studio, dell’appartamento, dove vivo, al Quirinale, ho collocato un disegno, che raffigura un ragazzino, di quattordici anni, annegato, con centinaia di altre persone nel editerraneo. Recuperato il suo corpo, si è visto che, nella fodera della giacca, aveva cucita la sua pagella: come fosse il suo passaporto; la dimostrazione, che voleva venire in Europa – per studiare. Questo disegno, mi rammenta che, dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono, innumerevoli, singole, persone, con la loro storia, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro. Il loro futuro: tante volte cancellato”.

Il valore dell’amicizia e la Costituzione

Il discorso si è poi spostato sulla Costituzione: “Ogni volta che l’umanità si è trovata di fronte al baratro nelle due guerre mondiali, ha poi trovato risorse morali per ripartire, per immaginare un futuro insieme. Le guerre sono nate per difetto di solidarietà e per l’incapacità di essere solidali. Al contrario, lo spirito di collaborazione ha ispirato la nostra Costituzione, nata dall’amicizia intesa come risorsa a cui attingere per esaltare l’umanità ed espellere l’odio. Persone che avevano idee diverse, si sono alleate nel nome della nostra Costituzione”.

Commenti

  1. Speriamo che il grande discorso di Mattarella faccia riflettere il partito del non voto!!!! E che faccia avvicinare i giovani alla politica!! Se ciò avvenisse gente come meloni e salvini, che non hanno mai letto una riga della Costituzione né un libro, tornerebbero nell’anonimato…Mentre i giovani sanno guardare al futuro e sono aperti a tutte le diversità, meloni e salvini sembrano usciti da un fumetto degli anni 30…

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