Rimini, marijuana in auto e nel magazzino: maxi sequestro da 42 chili

Quando i poliziotti della Squadra mobile lo hanno fermato, in macchina aveva cinque chili di marijuana. Un quantitativo che di certo non poteva giustificare adducendo all’assunzione personale. Poi, quando gli agenti hanno approfondito le ricerche e scoperto un ripostiglio in campagna che fungeva da vero e proprio magazzino di stoccaggio, la situazione è apparsa definitivamente chiara. In totale, infatti, gli uomini della polizia di Stato hanno individuato e sequestrato 42 chili di marijuana.
È così, praticamente in flagranza di reato, che sono scattate le manette per due uomini di 46 e 60 anni, uno riminese e l’altro di origini campane, accusati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. I due, detenuti alla casa circondariale di Rimini, (uno dei quali difeso dall’avvocato Matteo Casali) domani mattina compariranno davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto.
Segnalazioni
I due uomini erano da tempo attenzionati dagli agenti della Squadra mobile, messi in allerta dalle segnalazioni giunte in questura, secondo cui quelle due persone erano coinvolte in traffici sospetti. Così, lunedì mattina, nei pressi di via Del crocifisso, uno dei due “colleghi” è stato fermato dagli agenti mentre era in strada. Aprendo l’autovettura sono subito emersi i pacchetti di “maria” che trasportava. Memore dei pedinamenti dei giorni precedenti, la polizia si è diretta presto verso quel magazzino in campagna, non lontano dal quartiere Padulli, dove ha trovato il “grosso”: ben 37 chili della stessa sostanza stupefacente. In manette è finito infatti il proprietario di casa, che agli agenti che gli stavano scardinando una porta segreta in garage ha dichiarato di credere che in quel ripostiglio nascosto non vi fossero altro che sigarette di contrabbando.

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