Rimini. L'assessore allo sport Maresi: "Squadre dilettantistiche a rischio per il caro energia"

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Costo dell’energia e bollette alle stelle. Un dramma per imprese e famiglie che si abbatte su ogni settore della società, fino al mondo sportivo dilettantistico. L’assessore allo sport, Moreno Maresi, lancia l’allarme e chiede l’istituzione di un fondo straordinario.

“Arrivano i nostri”

I governo ha stanziato 50 milioni destinati alle società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi. «Anche ai Comuni - aggiunge Maresi - verrà richiesto di tagliare sui consumi elettrici e di energia e dunque si va verso uno scenario di buio in tutti i sensi, di cui a farne le spese sarà anche chi fa sport allenandosi in un impianto comunale o pubblico. Questa è una mazzata sul valore sociale e relazionale dell’attività sportiva».

“Facciamo squadra”

«Credo sia necessario fare uno sforzo maggiore». Rimarca l’assessore. «In queste settimane, ho intercettato la preoccupazione delle società sportive. Non parliamo solo di piscine, pensiamo alle palestre, ai campi da gioco anche outdoor, agli impianti dove nelle ore serali si svolgono soprattutto gli allenamenti». Il futuro spaventa. «Sento che perfino le società professionistiche di calcio stanno pensando di giocare tutte le partite nelle ore diurne, proprio per evitare i costi dell’energia elettrica. Ma per quanto riguarda le società sportive territoriali la questione è molto più profonda e seria. Le donne e gli uomini che fanno sport non professionistico, amatoriale, non hanno problemi di diritti televisivi; il loro problema è che di certo non gli è possibile lasciare il lavoro, anche solo per due ore, al mattino o nel primo pomeriggio per svolgere le loro attività sportive amatoriali. Nel nostro territorio sono decine di migliaia le persone che fanno sport non agonistico o al massimo semi competitivo, ritagliando il loro impegno nel tempo libero e al di fuori dagli orari di lavoro».

“Più soldi e risorse”

Con il progetto “Back to sport ”, il Comune è intervenuto per consentire la gratuità per l’avvio alla pratica sportiva dei ragazzi, coinvolgendo 45 società sportive per 36 diverse discipline. «A questo si aggiunge l’iniziativa che prevede il riconoscimento di voucher per lo sport, attraverso la Regione». Ma? «Credo sia necessario, oltre al fondo regionale previsto per gli impianti natatori e tutte le altre iniziative di sostegno già in campo e attuate, che venga approntato un fondo straordinario di tutela delle società e associazioni sportive che fanno attività di base e amatoriali».

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