Rimini, malore improvviso uccide Stefano "Tete" Venturini

Rimini

RIMINI. Stefano “Tete” Venturini è morto oggi pomeriggio all'età di settantadue anni a causa di un malore improvviso. Storico presidente della Confcommercio provinciale di Rimini e vicepresidente della Fiera, è stato uno dei protagonisti della storia locale tra gli anni Novanta e la prima decade del nuovo millennio.

A ritrovarlo è stata la moglie, ma non c'era più nulla da fare. Venturini era nato il 26 dicembre 1946 a Carbonia, in Sardegna. Fino a dieci anni aveva vissuto e a Carbonia per poi trasferirsi con la famiglia a Rimini. Qui aveva cominciato una nuova vita.

Nel 1971, assieme a Carlo Campana, prende la gestione dell’Italian Pub, nella zona mare, che mantiene fino al 1991, quando dà vita a un altro pub: il Bounty. Nel frattempo, oltre a partecipare alla nascita di locali del centro storico come il Black Cock e la Cantinetta, si impegna all’interno della Fipe Confcommercio. A cavallo fra gli anni Novanta e il nuovo millennio diventa presidente provinciale della Confcommercio, vice presidente di Rimini Fiera, membro della giunta nazionale della Fipe Confcommercio, membro della giunta della Camera di commercio di Rimini. Sposato con Patrizia, lascia due figli maschi (Alberto e Alfredo) e due nipotini (Stefano e Valentina).

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