Rimini. Lotteria degli scontrini al palo: 1 su 2 non si è adeguato

Rimini

Il conto alla rovescia per la prima estrazione mensile di giovedì 11 marzo è già scattato, ma a una decina di giorni dal suo avvio ufficiale la “Lotteria degli scontrini” è una sorta di Carneade dei tempi moderni. Sia per gran parte dei cittadini che per diverse attività economiche, ancora non completamente attrezzate. Tanto che, traducendo i numeri in statistiche, si potrebbe dire che solo in un negozio su tre c’è chi si è iscritto alla gara e il 50% degli stessi non è al momento in grado di fornire la chance alla propria clientela. E’ quanto emerge da un tour mattutino fra Rimini e Santarcangelo, dove, eccezion fatta per un paio di supermercati, l’opportunità è stata raccolta con percentuali davvero infinitesimali. E dire che l’occasione messa in essere per limitare l’utilizzo del contante e tracciare i pagamenti è a dir poco ghiotta: infatti, una volta a regime, il regolamento prevede estrazioni settimanali da 15 premi di 25.000 euro per i clienti e 5.000 per gli esercenti, estrazioni mensili con 10 premi da 100.000 euro per i clienti e 20.000 per i commercianti e un’estrazione annuale da 5 milioni di euro per chi ha fatto acquisti e un milione per il venditore. Eppure la “Lotteria” stenta come detto a mettersi in moto.

Solamente al Coal lungo la via Marecchiese a Villa Verucchio e alla Coop alla Fornace a Santarcangelo risultano infatti già più concorrenti in gara per aver fornito Qr code o codice alfanumerico scaricato dal portale ad hoc. Per il resto, su dieci negozi passati in rassegna, appena due hanno registrato una vendita ‘mirata’. Ecco la mappa.

Un negozio su due ancora non attrezzato

Il nostro tour parte dalla neonata rosticceria di pesce ‘Sosta del gusto’ di via Saffi: «Abbiamo aperto da poco e la cassa è nuova, ma deve venire il tecnico a installarmi un aggiornamento. Fino a oggi mi hanno chiesto se era possibile partecipare alla Lotteria appena un paio di clienti, uno dipendente di banca. A breve saremo a norma» spiega il titolare. Dallo ‘Spendibene’, qualche decina di metri più avanti in direzione Piazza Mazzini, rivelano: «Ci siamo attrezzati fin da subito, ma non c’è tantissima richiesta. Qualcuno si è informato, ma sono ancora pochi. Un paio di clienti».

Zero assoluto invece allo ‘Sport Più’. «Stiamo aspettando l’aggiornamento del software, ma sinceramente non abbiamo avuto ancora alcuna richiesta» spiegano. ‘Taddei Arteregalo’ di viale Tripoli, pur già a posto con tutta la strumentazione, attende ancora il ‘battesimo’ ufficiale: «Siamo attrezzati, ma nessuno ce l’ha richiesto anche se oramai quasi tutti i clienti pagano con la carta di credito o il bancomat: evidentemente tanti cittadini non hanno scaricato i loro codici e non si sono informati».

Ci vuole allora il quinto tentativo per fare il primo centro. Alla ‘Gioielleria Tamburini’ di via IV Novembre: «Eravamo pronti già dal primo giorno, ma solamente una persona ha usufruito di questa opportunità».

E la media non cambia neanche spostandosi, come detto, a Santarcangelo, nel cuore del Combarbio da sempre sorta di centro commerciale all’aria aperta.

Dal negozio di abbigliamento ‘Olivia’ a due passi del municipio commentano: «A Santarcangelo non siamo attrezzati perché fra qualche settimana chiuderemo l’attività, a Rimini in via Tempo Malatestiano abbiamo predisposto tutto l’occorrente, ma non ci ha chiesto di partecipare nessuno». Sono ancora in attesa invece sia da ‘Celli Calzature’ («Ci manca solo la penna ottica ma qualcuno si informa a dire il vero») e al Nadir («Ho fatto richiesta e devono venire a installarmi il software, per ora ho ricevuto due-tre richieste»), mentre il secondo “bingo” lo si ha da ‘Ruffilli’: «Eravamo pronti già dall’1 febbraio, ma abbiamo rilasciato un solo scontrino ad hoc a una signora informatissima».

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