Rimini. Lolli, la Corte d'appello conferma la condanna

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Con una dichiarazione spontanea in video conferenza dal carcere di Ferrara dove è stato trasferito da quello di massima sicurezza di Rossano Calabro, il bertinorese Giulio Lolli ha cercato di convincere il giudice Orazio Pescatore che la truffa dei mega yacht non era stata gestita da un’associazione per delinquere ma era “semplicemente” farina del suo sacco. Al presidente della seconda sezione della Corte d’Appello di Bologna, è però bastata appena un’ora di camera di consiglio, dopo aver sentito la dettagliata ricostruzione della vicenda giudiziaria con tanto di proiezione di slide per rendere ancor più chiaro l’intreccio di situazioni, fatta ieri dal pubblico ministero Davide Ercolani applicato per l’occasione alla Procura generale, per confermare la sua condanna, inflitta dal Tribunale di Rimini, a 4 anni e 6 mesi. L'articolo completo sul Corriere in edicola oggi

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