Ieri mattina la Polizia di Rimini ha tratto in arresto un giovane egiziano per resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. Verso le 10 una volante è stata inviata in zona Miramare, presso un cantiere edile per una lite in strada. Giunti sul posto gli operatori accertavano che due operai, che avevano lavorato in precedenza nel cantiere per dei lavori di ristrutturazione, si erano presentati in loco per reclamare il pagamento del lavoro arretrato e danneggiando i muri. Da qui si innescava un’accesa discussione con il responsabile del cantiere.
I due operai, alla vista dei poliziotti, si avvicinavano e uno di questi iniziava ad urlare e ad inveire contro il capo cantiere, nonostante i tentativi dei poliziotti per tranquillizzarlo, il giovane iniziava ad avere un comportamento minaccioso anche contro gli agenti rifiutandosi di fornire le proprie generalità. Con non poca difficoltà l’operaio è stato fatto accomodare a bordo della volante.
Giunti in questura il 23enne si dimenava e si sbracciava colpendo al volto un poliziotto mentre cercava di calmarlo. Informato il PM di turno convalidava in attesa del giudizio direttissimo, previsto per la mattinata odierna.