Straordinari pagati, piano di assunzione e numero di posizioni “apicali” e con quali titoli. La lista “Lisi per Rimini” punta il riflettore sulla pianta organica del Comune fissando una priorità: la sicurezza. In quest’ottica gli agenti della polizia locale devono potere contare su indennità in virtù dei maggiori rischi corsi rispetto a chi sta comodo in ufficio. L’interrogazione viene presentata domani in aula.
“Facciamo chiarezza”
Con la sua interrogazione il gruppo di “Gloria Lisi”, tramite il consigliere Stefano Brunori, vuole mettere al centro dell’attenzione la pianta organica del Comune e in particolare della polizia locale. «A quanto è dato sapere i dipendenti comunali sono 1.300». Detto questo. «C’è una Rimini città del divertimento e del turismo e c’è anche una Rimini con gravi problemi di sicurezza. Il Comune può e deve intervenire tramite la polizia locale», un’attività per la quale il gruppo ringrazia gli operatori impegnati in «servizi rischiosi e in orari disagiati» tanto da arrivare a suggerire la consegna del Sigismondo d’oro. «A chi lavora fuori dall’ufficio vanno riconosciuti la giusta indennità e un equilibrato numero di ore di straordinario a pagamento».
“Fateci sapere”
Dopo una simile premessa il gruppo Lisi per Rimini passa alle richieste. In primis chiede notizie sulla pianta organica di Palazzo Garampi e la suddivisione nei vari settori e già che ci siamo quali sono le previsioni di assunzioni tra il 2023 e il 2024. E poi. «Quanti funzionari all’interno del Comune beneficiano di posizioni organizzative e sulla base di quale titolo». Mentre in una logica di maggiore equità o equilibrio fra settori, Brunori chiede «quali servizi beneficiano del maggior numero di straordinario a pagamento» e «quanti dipendenti abbiano un numero di ore di recupero a credito superiore a 80 all’anno». Riflettori quindi sulla polizia locale per sapere quanti «operatori e ispettori svolgono almeno la metà del proprio servizio in esterna». Infine si chiede come mai «ogni sera una pattuglia dei vigili viene posizionata all’entrata di via Ducale in un servizio di piantonamento quando basterebbero una transenna e l’accensione del vigile elettronico, liberando risorse umane da destinare ad altri servizi».