Solo un mese fa, aveva annunciato l’apertura di una nuova sede per il suo laboratorio orafo. Un ampio negozio in corso d’Augusto 235, sede storica e prestigiosa. Una ripartenza che sarebbe dovuta essere una nuova scommessa imprenditoriale in centro storico, in controtendenza rispetto ai tanti commercianti che hanno abbandonato la città per sempre. Ieri però, quello che doveva essere il primo giorno della nuova avventura, l’ha passato con i carabinieri. Ai militari dell’Arma ha firmato la denuncia di un tentativo di furto nel negozio non ancora aperto. L’artista e orafo Roberto Fenzl, già titolare del laboratorio di via Cairoli, solo due anni fa, in pieno lockdown aveva subito un furto da 40 mila euro.

Anche in quel caso i ladri avevano scassinato lucchetti e serrature, portando via l’oro e i gioielli, pezzi unici fatti a mano, dalla vetrina e dal bancone. Si era salvata solo l’ampia cassaforte, ritrovata abbandonata in strada forse perché troppo pensante da trasportare. «E adesso ci risiamo. Solo che stavolta non mi hanno dato neanche il tempo di aprire», dice Fenzl. Nella notte tra domenica e lunedì, probabilmente tre persone con strumenti elettrici capaci di tagliare ferro e acciaio velocemente, hanno prima aperto due grosse catene d’acciaio e poi divelto gli infissi della porta d’ingresso appena montata. «Un disastro. Sono danni da almeno tremila euro. Per la dimensione della mia attività è davvero troppo da sopportare».