Rimini. Ladri al locale per la sesta volta. "Basta, lo vendo"
La modifica al sistema d’allarme è riuscita a respingere l’ennesimo assalto notturno, ma la misura è oramai colma e Fiammetta Cecchini e il compagno e socio Massimo sono pronti a gettare la spugna e a mettere in vendita il loro ristorante in viale Regina Margherita a Marebello.
Si chiama “Atto Secondo”, ma quello messo in piedi prima dell’alba di ieri è addirittura il sesto blitz ai danni dell’attività gestita dal 2016. «Più di uno all’anno e se ci aggiungiamo una rapina dell’incasso dopo l’uscita arriviamo addirittura a quota sette. E’ impossibile andare avanti così» esordisce la titolare davanti alla vetrina segnata dalle martellate ricevute. «L’ultima volta sono entrati a rubare il 2 ottobre, neanche un mese fa, nel frattempo ci siamo dotati di un nuovo allarme che alla minima vibrazione fa scattare una sirena dal frastuono madornale e sono stati costretti a scappare. Erano le 4 quando un uomo è entrato in azione, lo si vede dalle immagini delle telecamere del servizio di sicurezza mentre tira fuori un martello dalle tasche e si scaglia sulla vetrata. Poi si dà alla fuga. Per poco perché ho saputo dalla titolare del Bar Blanc di Rivazzurra, ad appena qualche centinaio di metri da qui, che anche da lei hanno fatto la stessa cosa. Per fortuna senza riuscire a entrare neanche lì».
Cecchini prende fiato un secondo e ricostruisce l’incredibile escalation: «Abbiamo la media di più di un furto all’anno e le altre volte erano sempre riusciti a portare via qualcosa: il fondo cassa e in una occasione anche dei soldi per un fornitore. Lo scorso anno il mio compagno è stato anche rapinato dopo la chiusura. Lo hanno seguito in scooter e quando si è fermato a un semaforo due ragazzi in scooter si sono affiancati, hanno aperto lo sportello e portato via lo zaino con l’incasso: sapevano già tutto visto che la nostra è una macchina vecchissima e non dà certo nell’occhio. E’ vero che siamo assicurati, ma dovremo sostituire nuovamente la vetrata e questa notte Massimo ha dovuto dormire qua dentro».
Quindi incalza: «Basta, basta, basta, non è possibile andare avanti così. Il sindaco aveva detto che la prima cosa cui avrebbe messo mano sarebbe stata la sicurezza e ora ci aspettiamo interventi concreti, perché sembra non ci vogliano più. Le tasse sono le stesse della zona “in” di Rimini ma qui è veramente tutta un’altra storia: entrano persone di ogni tipo e prendiamo anche insulti, come è successo ieri sera, solo per aver chiesto di indossare la mascherina: la realtà è che dopo via Tripoli non si vede mai nessuno a controllare e dire che in giro si vedono certi tipacci... C’è da aver paura la sera e con i lavori in via Portofino hanno tolto quasi tutti i parcheggi, si è ancora più isolati ed è diventato difficilissimo lavorare». E chiosa annunciano: «Il week end si lavora anche, ma durante la settimana pochissimo, un po’ con la scuola e gli operai a pranzo, ma sulla serata siamo molto demoralizzati e se si trova da vendere siamo pronti a farlo e ad andarcene».