Debutto ufficiale oggi alle 20.30 alla sala parrocchiale di piazza Pascoli a Viserba per il comitato “Viserbapuntoeacapo”, il cui scopo è quello di aprire un dialogo con l’Amministrazione per una revisione della fascia oraria della Ztl, in partenza dall’8 aprile fino al 10 settembre.
Dietro la sigla, non proprio breve, 50 cittadini (residenti, professionisti, operatori commerciali e albergatori) che hanno avuto modo di iniziare a illustrare ai tanti passanti le loro richieste (in buona sostanza Ztl dalle 18 alle 6 del mattino) il 18 marzo in occasione della “Fogheraccia”, durante la quale davanti alle vetrine del “71 Jeans Centre” i promotori della raccolta hanno totalizzato 180 firme.
Le ragioni della protesta
«Perché blindare il lungomare tutto il giorno e non soltanto dalle 18 alle 6 del mattino? Siamo abituati da oltre 40 anni – spiega Marco Sivieri, tra i sostenitori del Comitato presieduto dall’architetto Marco Gobbi – ad avere il lungomare senza auto nei mesi estivi dalle 20 alle 24 perché è necessario allo sviluppo turistico, ma quella che partirà prima di Pasqua sarà diversa, sarà h24 e sorvegliata da 25 telecamere nelle vie di accesso alla Ztl, con i residenti, gli operatori economici e le aziende di consegna merci, i turisti alloggiati in hotel e case che potranno accedervi previa richiesta di un permesso. Per farla breve, vi sarà comunque una presenza di autoveicoli come negli anni passati, con la differenza che in centro non vi sarà più privacy e migliaia di persone dovranno vedersela con la burocrazia e gli accessi ai portali on-line quando va bene e le file agli sportelli quando va male».
Parcheggi insufficienti
Altre note dolenti secondo “Viserbapuntoeacapo” i parcheggi insufficienti, «anche se qualche imprenditore lungimirante si è attrezzato acquisendo magari aree nelle vicinanze della propria attività», e la qualità dei materiali utilizzati per la realizzazione del nuovo lungomare. «Il rischio della limitazione del traffico ai clienti nelle ore diurne – spiega Renato De Lorenzi, ex tabaccaio ora in pensione – è quello di un’inevitabile fuoriuscita di aziende commerciali, artigianali, banche e altro, relegando Viserba a un mero dormitorio turistico. Pensiamo sarebbe meglio lasciare il passaggio libero nelle ore diurne e aumentare i controlli per il rispetto della velocità consentita (limite dei 20 chilometri, ndr) sul lungomare. Se invece la Ztl in fascia diurna serve per salvaguardare la pavimentazione e gli arredi forse si dovrebbe dire che qualcuno ha commesso errori nella scelta».
«No all’entrata in funzione della Ztl fino a quando non si troverà una soluzione correttiva per almeno un paio delle sei vie di Torre Pedrera a fondo cieco su lato monte». Nicola Marcello, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha portato in consiglio le problematiche delle vie Porto Bardia, Lazzaro Papi, Lago Vittoria, Lago Rodolfo, Lago Margherita e Lago Tana. Un problema datato quello al centro dell’interrogazione e più volte segnalato dai cittadini residenti e albergatori di zona, per il quale si chiede quante telecamere di controllo di accesso sono state installate e con quali criteri; la sospensione dell’attivazione della Ztl fino alla risoluzione (anche parziale) del problema e la relativa tempistica, oltre a permessi speciali per eventuali visitatori dei residenti delle sei vie.
«Già in un consiglio del 2020 – scrive Marcello – era stata sollevata la problematica delle vie chiuse che non consente la libera circolazione dei cittadini residenti o frequentatori di essi e il venir meno anche della sicurezza specie dei più giovani che magari rientrano di notte senza la propria auto».
Una questione di cui si parla da tempo: «L’assessora Frisoni – continua Marcello – tre anni fa parlava di “sfondamento delle strade” su via Domeniconi e lo stesso sindaco Sadegholvaad avanzava soluzioni simili in campagna elettorale. Da un banale sopralluogo appare evidente che alcune strade sono chiuse da piccoli orti o vetusti manufatti che se, anche autorizzati a suo tempo e ne chiedo verifica, devono far riflettere sulla mancanza di una visione futura delle pregresse amministrazioni sullo sviluppo della città». a.l.