Rimini, la pavimentazione di Piazza Malatesta terminerà in febbraio

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Procedono a passo spedito i lavori di posa della pavimentazione in pietra e degli arredi che interessano l'area antistante Palazzo Pelliccioni, unica porzione di Piazza Malatesta ancora interessata dagli ultimi interventi di completamento che termineranno nel mese di febbraio 2022. In occasione delle festività, per consentire il flusso pedonale dalla rotatoria Scarponi verso piazza Malatesta, verrà aperto un passaggio pedonale provvisorio, dal 23 dicembre 2021 al 10 gennaio 2022, data di ripresa del cantiere che verrà concluso a febbraio. Il passaggio pedonale, di circa 4 metri, sarà adiacente ai pubblici esercizi di Palazzo Pelliccioni.

La riqualificazione complessiva di piazza Malatesta, insieme a tutti gli interventi che hanno coinvolto gran parte delle aree e degli edifici culturali del centro storico, ha visto lo scorso 12 dicembre l’apertura al pubblico del “Bosco dei Nomi”, un insieme di fiori di pietra illuminato da tre lanterne in ferro battuto e vetro dedicate allo scrittore russo Lev Tolstoj e ispirato ai progetti sospesi di Tonino Guerra, a completamento del polo museale diffuso Fellini Museum.

Con il completamento dello spazio rievocativo della “campagna felliniana” in piazza Malatesta si è restituita una porzione di città storica, prima pavimentata e dedicata alla viabilità, alla "prima campagna" riminese tramite l'introduzione di nuove tessiture di paesaggio.

L'area di Piazza Malatesta, posta a sud del teatro Galli, si connette infatti al territorio periurbano attraverso l'enfatizzazione di assi visuali e direttrici dalla particolare forma a "triangolo" che sottolinea gli assi prospettici di collegamento tra centro storico e “campagna”.

All'interno del "triangolo verde", il ritmo del paesaggio agricolo romagnolo della tradizione viene tradotto e re-interpretato nel contesto urbano grazie alla messa a dimora di nuove alberature di acero. Le 11 alberature di nuovo impianto, disposte in 4 file parallele, poste vicine al platano, valorizzano la presenza del Platano centenario di particolare interesse storico, culturale e paesaggistico, che rimane il fulcro della geometria di quella porzione di piazza

Importante l'azione di depaving (de-sigillatura) che consiste nel restituire spazi permeabili alla città e allo spazio urbano prima pesantemente impermeabilizzato. Questa pratica consente di aumentare lo spazio verde, rinforzando l'infrastruttura verde della città e migliorando di conseguenza il microclima e l'habitat urbano. Con l'azione di riqualificazione di questa porzione di città sono stati restituiti alla piazza circa 700 mq di superficie permeabile.

Il progetto di paesaggio del "triangolo campagna" si suddivide su due livelli: quello del tappeto verde in cui sono inserite e messe a dimora le specie erbacee e arbustive (vegetazione bassa) e quello delle alberature, che si elevano in altezza caratterizzando lo spazio nelle tre dimensioni. La scelta botanica delle specie arboree, erbacee ed arbustive che caratterizzano il nuovo "triangolo verde" risponde alla volontà di restituire alla piazza atmosfere diverse durante le fasi dell’anno.

Se in primavera e in estate il visitatore è catturato da una esplosione di colori e cromie come il giallo e il viola dovuti alla vegetazione bassa, similmente alle atmosfere che si respirano nella prima campagna riminese, in autunno i colori caldi del rosso e dell'arancio tipici della specie di acero (Acer x freemanii) accompagnano l'inizio della stagione riprendendo le parole del celebre poeta romagnolo Tonino Guerra, “rendono fiorito l'autunno”. Ed è proprio dalla poetica di Tonino Guerra, nello specifico dal Progetto Sospeso “La Valle colorata” che trova ispirazione il progetto botanico del “tappeto verde”.

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