Rimini, 18 anni fa la morte di Marco Pantani: si indaga ancora sulla tragedia del Pirata

Cesenatico

Ricorre oggi il 18esimo anniversario dalla morte di Marco Pantani e mentre Cesenatico si prepara ad una commemorazione in chiesa, organizzata dalla famiglia, proseguono gli accertamenti dei carabinieri su delega della Procura che ha aperto un fascicolo informativo sul decesso del “Pirata”. Sabato è stato infatti ascoltato per più di due ore il tassista che afferma di avere accompagnato due donne al residence Le Rose di Rimini, dove il 14 febbraio 2004 il campione di ciclismo fu trovato senza vita. Le dichiarazioni del tassista sono state rese note pere la prima nello scorso novembre dalla trasmissione Le Iene, registrate però diverse anni prima. L’uomo, di Cesenatico, aveva detto ai microfoni tv di avere accompagnato, da Cesenatico al residence di Rimini, due donne, pur non essendo sicuro che fossero entrate nella stanza di Pantani. Dichiarazioni che hanno spinto mamma Tonina Pantani a chiedere, attraverso l’avvocato Fiorenzo Alessi, di fare chiarezza su quella giornata. «Il tassista afferma cose in contraddizione con quanto emerge dagli atti – afferma l’avvocato Alessi – dove i presenti alla reception del residence Le Rose hanno sempre affermato che quella mattina non era entrato nessuno nella struttura». Il tassista ha invece riferito di avere atteso le due “ballerine” che, all’uscita del residence, avevano in mano degli indumenti, non loro, presumibilmente del “Pirata”. «E’ stata proprio la signora Tonina a fornire l’identità del tassista agli inquirenti e a chiedere che fosse ascoltato. Per questo – sottolinea Alessi – il fatto che si sia dato corso alla richiesta è motivo di soddisfazione, è evidente che il quadro non è chiaro, e prendiamo atto che sia gli inquirenti che gli investigatori danno credito alla richiesta di indagine da noi sollecitata». Dopo che due precedenti indagini avevano archiviato il caso come morte causata da un mix di droga e farmaci, la mamma di Pantani continua a sostenere che «Marco non era solo la notte che è morto».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui