Rimini. La moglie: "Vuole fare sempre sesso". Imprenditore assolto

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Una separazione conflittuale, con le denunce della moglie che lamentava le estenuanti richieste del marito di fare sesso, raccontando anche di averlo visto praticare autoerotismo quando c’era la figlia piccola in casa. Il fascicolo era arrivato in procura nel 2018, avviando una battaglia legale suggellata dall’accusa di maltrattamenti e caratterizzata dalla presunta mania per il sesso di cui era affetto il coniuge. Ma il giudice, alla fine, ha cancellato tutto. Lui, un imprenditore riminese ultracinquantenne, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. Per l’uomo assistito in giudizio dall’avvocato Davide Grassi è stata la «fine di una sofferenza». Il riminese, che si era sempre dichiarato innocente rigettando tutte le accuse, aveva atteso con impazienza che il processo giungesse al termine per veder riconosciuta dalla legge l’estraneità dei fatti che la moglie, nel frattempo divenuta ex, gli attribuiva.

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