Rimini, Korekanè al Teatro degli Atti con "Federico dei sogni"

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Il libro dei sogni di Federico Fellini arriva sul palco grazie alla compagnia Korekanè che si è ispirata al diario del grande regista per realizzare lo spettacolo Federico dei sogni in scena questa sera e domani (sabato 18 e domenica 19 settembre) al Teatro degli Atti di Rimini. Un vero viaggio dentro l’inconscio che ha generato il cinema onirico di Federico Fellini.

«I suoi sogni, di cui ci rimane testimonianza visiva e testuale, prendono corpo in questo spettacolo corale, in cui il sognatore cammina come un equilibrista tra il tragico e il grottesco, proprio come nei suoi film – racconta Chiara Cicognani, regista e attrice dello spettacolo –. Nell’universo onirico di Fellini sono già presenti diversi elementi che ritroviamo nei film, ma anche le sue insicurezze e le sue paure, la perdita delle persone care, Giulietta, la madre, lo stesso psicanalista, Fellini sognava la vecchiaia, la paura del fallimento, la sua condizione di artista». Da anni la compagnia, che ha sede a Rimini nord, si occupa della materia dei sogni nei suoi spettacoli. Partendo dallo studio su Ingeborg Bachman e la sua modalità di scrivere inserendo spesso stralci di sogni e di incubi, aveva realizzato lo spettacolo “In-cubo”.

«Con questo nuovo lavoro siamo approdati a un altro modo di intendere e indagare il mondo del sogno e dell’onirico, partendo dalle suggestioni di Fellini – continua Cicognani –. Questo per noi, che portiamo avanti la nostra attività artistica a Rimini e dunque abitiamo gli stessi luoghi d’infanzia di Fellini è fonte di grande ispirazione e partecipazione». Immagini e suggestioni saranno i protagonisti dello spettacolo.

«Per la realizzazione di Federico dei sogni siamo infatti partiti da ciò che Fellini rappresenta e ha rappresentato, attraverso il suo mondo visionario portiamo in scena l’aspetto onirico e poetico. In scena una ventina di attori che hanno partecipato ai nostri corsi che gravitano intorno all’Area K, la nostra sede, Bellaria Igea-Marina e Verucchio».

Una messa in scena che prende spunto dalla vastità delle opere di Fellini, ma che tiene conto come punto di partenza del famoso “Libro dei sogni”, in cui il regista esplicita la parte segreta di sé, dove conscio e inconscio si incontrano.

«Iniziato nell’estate del 2019, questo progetto è stato ideato e scritto insieme alla nostra amica e collega Elisabetta Gambi, che ci ha lasciati poco dopo il debutto del primo studio alla biblioteca di Bellaria, alla sua memoria vogliamo dedicarlo», conclude Chiara Cicognani.

Buio in sala alle 21, prenotazione obbligatoria: 338 4645884

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