Rimini. "Io madre di tre gemelli con autismo"

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Tre gemelli e una giovane mamma sola, chiamata a destreggiarsi tra stringenti difficoltà economiche e le complesse patologie di cui sono affetti i figli: tutti i bimbi, infatti, hanno recentemente ricevuto una diagnosi di autismo.

Carmen Botte, trent’anni ancora da compiere, a Rimini può contare solo sulla zia dell’ex compagno, l’unica figura che la assiste e la affianca nel prendersi cura dei suoi tre bambini. I gemellini, infatti, di appena tre anni, sono risultati affetti da una sindrome dello spettro autistico che richiede ora a Carmen di dedicare loro «attenzioni continue, di seguirli nelle terapie e nei percorsi di cura con gli specialisti in ospedale. Hanno difficoltà a parlare e a relazionarsi, è fondamentale che io affronti questo percorso insieme a loro». Dedizione che ha imposto alla mamma una scelta, quella di rinunciare al lavoro. «Finora riuscivo a lavorare come donna delle pulizie, a fare qualche ora in casa oppure nei residence, ma adesso sono costretta a lasciare, perché se lavorassi non avrei il tempo di dedicarmi ai miei bimbi, che in questa fase hanno l’assoluta necessità di essere seguiti e stimolati».

La ricerca della felicità

Carmen, in realtà, quando si era trasferita a Rimini dalla Spagna, poco dopo la nascita dei gemelli, sperava di trovare un’occupazione migliore, «più adatta ai miei studi da perito turistico - spiega -. Ero convinta che saper parlare correntemente inglese e spagnolo mi avrebbe aiutato, ma mi sono scontrata ben presto con la difficoltà di trovare un’occupazione adeguata agli standard che avevo in mente e che fosse possibile conciliare con le necessità dei miei figli. Inizialmente mi ero anche rivolta ad alcune associazioni che danno sostegno alle donne in situazioni difficili, poi ho trovato un po’ il mio equilibrio che oggi è di nuovo in bilico». Ecco che quindi Carmen ha dovuto adattarsi a svolgere mansioni umili, ben diverse da quelle che immaginava, come appunto fare le pulizie nelle abitazioni private e negli hotel.

Cure e terapie

Nonostante le innumerevoli difficoltà, però, Carmen ha conservato il sorriso e la speranza nel futuro. «Come mi sento? - ironizza - Bene, anche se mi trovo ad affrontare una situazione difficile. È una sfida che la vita mi ha messo davanti, ma sono fiduciosa che questi momenti complicati passeranno». Per il momento, la giovane mamma dei tre gemellini ha messo in pausa la ricerca di un’occupazione, «ma - spiega - farò un corso professionalizzante per avere una carta in più quando sarò in grado di mettermi in gioco dal punto di vista lavorativo». Di certo, ritornare in Campania, dove si trova la sua famiglia, per Carmen non è un’opzione. «Lì le prospettive lavorative sono ancora più scarse e le possibilità di usufruire di cure e terapie per i gemelli insufficienti. Il mio futuro lo vedo qui, dove mi piacerebbe trovare un lavoro e una sistemazione abitativa autonoma visto che ora vivo con la zia del mio ex ragazzo». Il padre dei piccoli, invece, è rimasto a vivere e lavorare a Barcellona, dopo la fine della loro relazione. «Non è sparito dalla nostra vita, quando è possibile viene a Rimini per vedere i bambini. Oggi però so di dover contare su me stessa, ho il dovere di andare avanti e lottare per i miei figli».

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