Rimini. Investimenti per la nuova piscina comunale

Archivio

È iniziata questa mattina con la discussione della variazione di bilancio da parte della V Commissione l’attività delle nuove commissioni consiliari del Comune di Rimini. Con 20 voti favorevoli e 10 contrari la commissione ha espresso parere favorevole alla proposta di variazione, che oltre ad aspetti di natura tecnica – quale l’iscrizione nel bilancio dei trasferimenti ministeriali assegnati all’Ente – consentirà di dare gambe ad una serie di interventi strutturali importanti per il territorio.  

A partire dalla nuova piscina comunale di Rimini: grazie alla manovra sarà possibile finanziare con risorse proprie l’intero investimento, senza ricorrere al mutuo di 2,5 milioni inizialmente previsto per arrivare alla piena copertura dell’opera, per cui sono già stati stanziati circa 4,7 milioni con l’avanzo 2020. Tra gli investimenti previsti, anche l’attuazione dell’apparato dunale nei tratti 2,3 e 8 del Parco del Mare sud per 1.215.000 euro circa, oltre ad interventi sul verde pubblico (62mila euro), la manutenzione straordinaria all’impianto termico del mercato coperto (62 mila euro) e l’acquisto di software destinati a implementare i servizi del settore governo del Territorio (22.570 euro). Previsti inoltre 1,1 milione di euro come co-finanziamento per la realizzazione del progetto integrato di edilizia residenziale sociale (Piers) nell’area dell’ex nuova questura, per il quale il Comune di Rimini ha ottenuto un contributo dalla Regione di 5,5 milioni di euro.  

Gli investimenti sono resi possibili dalle maggiori entrate legate in particolare all’Imu per circa 1,7 milioni e l’imposta di soggiorno, con circa 1,5 milioni di risorse aggiuntive, frutto del buon andamento della stagione turistica nonostante le incertezze legate alla pandemia. Tra le maggiori entrate, anche oneri di urbanizzazione per 1,3 milioni e il trasferimento statale per il contrasto evasione fiscale (167 mila euro).  Tra le minori entrate i mancati versamenti per 655mila euro per la CUP (ex COSAP) che risultano coperti da ristori ministeriali e l’imposta immobiliare per 200 mila euro sulle piattaforme da cui si attende il trasferimento riconosciuto dallo Stato.  

Da segnalare inoltre tra le cosiddette “variazioni correnti autofinanziate” l’assegnazione per il 2021 da parte del Ministero di circa 538 mila euro da destinare al Fondo povertà. Grazie a queste risorse, per l’anno in corso il fondo povertà ammonterà a circa 1,4 milioni di euro.  

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui