Rimini, invasione di meduse innocue

Rimini

Le meduse “invadono” il nostro mare, ma per i bagnanti «nessun serio pericolo». Ad assicurarlo è la dottoressa Valeria Angelini, biologa presso la Fondazione cetacea riccionese. Le meduse che popolano il mare davanti alle coste riminesi, spiega infatti Angelini, sono spesso innocue o al massimo leggermente urticanti. «Per lenire il bruciore spesso è sufficiente sciacquare la parte colpita, ma senza sfregare» continua la biologa «e poi applicare impacchi di acqua calda. A volte basta che la pelle venga a contatto anche solo con la sabbia calda: il bruciore infatti è dovuto a una micropuntura che inietta una neurotossina labile al calore». Niente panico, quindi, perché «sono poche le persone particolarmente sensibili» e perché per lenire le irritazioni più fastidiose gli stabilimenti balneari sono provvisti di creme ad hoc. A spaventare di più sono di solito le meduse più grandi che si trovano nel nostro adriatico, come la polmone di mare - “avvistata” in questi giorni da chi ha noleggiato un pedalò - o la cassiopea. «In realtà, spesso le meduse più grandi sono le meno urticanti» precisa la dottoressa Angelini «e di solito si trovano un po’ più al largo. Le più fastidiose per i bagnanti sono spesso quelle più piccole e con lunghi tentacoli, che si trovano spesso più sotto costa rispetto alle altre». È bene ricordare però che «il mare non è una piscina e non sono le meduse ad invadere il nostro spazio, ma siamo noi ad infastidire loro» sottolinea Angelini, «le meduse non sono animali aggressivi e spesso si trovano vicino alla riva loro malgrado, perché vengono trascinate dalle correnti. Per loro trovarsi nell’acqua bassa può significare rischiare di spiaggiarsi e quindi morire; a noi, invece, basta continuare il nostro bagno in mare un po’ più in là». E per quanto riguarda i tanti animaletti che si trovano vicinissimi alla riva e che conferiscono una consistenza “gelatinosa” al primissimo tratto di mare «non c’è veramente nulla da temere: può trattarsi di altri organismi plantonici, della stessa famiglia delle meduse ma sprovvisti di tentacoli e quindi non urticanti» spiega la dottoressa. Quella della meduse è una compagnia a cui turisti e residenti amanti del mare dovranno abituarsi: la loro presenza infatti aumenta ogni anno a causa dei cambiamenti climatici. «Uno dei principali motivi è la diminuzione dei pesci, i predatori delle meduse» conclude Angelini «a cui si aggiunge il fatto che l’estate è per diverse specie il periodo riproduttivo».

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