«Il nautofono è indispensabile al piccolo diporto». A sostenerlo è Angelo Mainardi, ammiraglio della Marina, nonché consigliere nazionale dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia e membro della Consulta del porto di Rimini.
Il guasto che lo ha zittito
La sirena della nebbia continua a tacere, un guasto tecnico l’ha messa fuori uso da qualche settimana e il pezzo mancante arriverà dall’estero non prima della metà di gennaio. Ora l’ammiraglio Mainardi torna sulla questione, rispondendo a Anthea, la società partecipata del Comune che gestisce la manutenzione di uno dei simboli cittadini di felliniana memoria. Proprio da Anthea avevano rimarcato che non si tratterebbe di un disservizio, in quanto «il nautofono non svolge più alcuna funzione legata al codice della navigazione e il suo mancato funzionamento non pregiudica l’accesso in porto in sicurezza per i natanti».
«Utile ai nostri anziani»
Al contrario, per l’ammiraglio Mainardi il nautofono resta un elemento utile per tutte le imbarcazioni che sono prive di fatto di Gps e radar, dato che mentre le navi, mercantili o militari, navigano oltre le 5 o 6 miglia dalla costa, dove non si sente più la sirena della nebbia, resta il fatto che c’è qualche centinaio di imbarcazioni ormeggiate dal ponte Della Resistenza in poi pronte a prendere il mare, pur essendo prive delle nuove tecnologie». Si tratta spesso di anziani, osserva ancora Mainardi, che «dopo aver pescato rientrano, seguendo quel suono. Uno strumento che, ribadisce, per il piccolo diporto ha ancora un suo significato, soprattutto in giornate di nebbia come quelle che stiamo vivendo».
L’eco felliniana
Ma non è tutto. C’è chi si lamenta per un suono «che turberebbe il sonno – prosegue Mainardi – dimenticando con troppa facilità che è un simbolo della città che ha dato i natali al grande regista Federico Fellini, pronto a celebrare questa “voce”. Io sono arrivato qui nel 1957, mi sento riminese e penso che sia una realtà da tramandare alle nuove generazioni. Come Consulta, a suo tempo ci siamo fatti carico delle spese, per ripristinarlo nella primavera 2019, ora siamo fuori, nel senso che il resto compete a chi gestisce le manutenzioni». Conclude: «Quasi una musica per i riminesi», Così definì il nautofono l’amministrazione comunale quando venne rimesso in funzione a gennaio 2020 dopo uno stop. I riminesi lo hanno sentito risuonare, si notò, «come se anche lui con la voce del mare volesse fare gli auguri al maestro Fellini quando Rimini ha festeggiato i 100 anni dalla sua nascita».