Rimini, il ministro dell'ambiente: "Le trivellazioni? Le famiglie hanno bisogno di gas" VIDEO

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Questa mattina il ministro all’Ambiente e alla sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin è stato ospite alla giornata finale di Ecomondo a Rimini. "Il Rigassificatore di Ravenna? La decisione è presa e si va avanti sulle indicazioni di Comune e Regione". Il Governo procede anche sul parco eolico offshore a Ravenna e Rimini: "Su distanza dalla costa e impatto ambientale e visivo - ha precisato il ministro - ci saranno le valutazioni del caso da parte delle conferenze dei servizi". Come è noto, Rimini chiede che il futuro parco eolico nasca ad almeno 12 miglia dalla costa. L'impegno del governo spiega, è per "una valutazione in tempi celeri" e infatti "con il decreto approvato ieri ho quasi raddoppiato, da 40 a 70 membri, la mia commissione". Con l'obiettivo, rimarca, di "autorizzare entro cinque-sei anni, il tempo di una legislatura, 70-80 gigawatt da rinnovabili". Per quanto riguarda invece le comunità energetiche, chiosa, "gli uffici lavorano a spron battuto sul decreto e spero in una risposta nei prossimi giorni".

Spazio poi alle trivellazioni per estrarre gas, altro tema quanto mai attuale: "Nel decreto redatto ieri sono previste, ovviamente con tutte le valutazioni di tutela ambientale del caso. Le famiglie italiane hanno bisogno di gas e si va avanti in quella direzione".

Apertura al nucleare

Il ministro apre poi all'energia nucleare: " A mio avviso anche la fusione è da considerararsi una energia rinnovabile ma questo è un tema che al momento non investe decisioni del Governo". L'Italia, analizza il ministro, parte "da una condizione di combustibili fossili, utilizziamo ancora il carbone e, con il gas vettore transitorio, tra i fossili è il meno inquinante, dobbiamo passare alla rinnovabili, dunque fotovoltaico, eolico, idrico, e anche la fusione nucleare".

Produzione di gas nazionale

 "Nel decreto sull'energia - continua il ministro - oltre a bollette e 110% abbiamo inserito l'articolo sulla ripresa della produzione di gas nazionale. Ovviamente questo tema crea dibattito con posizioni diverse. Ma è qualcosa che è già altamente verificato con degli studi, ci sarà garanzia prima ancora di utilizzare anche solo lo strumento delle vecchie concessioni". Comunque, prosegue, si tratta di " un quantitativo non enorme su giacimenti che distano dalla costa dai 17 ai 30 chilometri". Certo, chiosa, "ci sono delle preoccupazioni. Ma vorrei ricordare che siamo non in una guerra di fatto ma in una guerra economica, siamo nell'assoluta difficoltà a fornire energia sufficiente a imprese e famiglie e questo determina la necessità di tutti gli strumenti possibili, leciti e sicuri". E se il presidente della Regione Veneto Luca Zaia si dice contrario, conclude, per il rischio sussistenza, questo "va valutato rispetto a studi scientifica e distanza dalla costa. Ci deve essere assoluta garanzia di sicurezza".

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