Rimini, il calvario per riparare il nautofono

Missione veneziana per il nautofono. Blitz lagunare per ridare “vita” alla memoria marinara riminese. Il guasto, che da metà dicembre ha silenziato la sirena del porto sembra essersi trasformato in una vera e propria telenovela. Ricca di colpi di scena. Tanti, infatti, sono stati gli episodi che hanno contraddistinto la sua, ancora attesa, rimessa in funzione: dai pezzi richiesti, addirittura, all’estero, come fu spiegato all’inizio da Carlotta Frenquellucci, presidente di Anthea, la società pubblica che si occupa della riparazione del nautofono, fino alla scoperta del danneggiamento oltre che del quadro elettrico anche del laser di rilevazione della nebbia.

Partiti i contatti

E ora arriva il chiarimento del Comune: «Non si tratta di un intervento ordinario perché ad oggi, nonostante un’accurata ricerca, non si è riusciti a trovare i pezzi di ricambio – schede e parti dell’impianto – adatti ad un nautofono storico come quello riminese».

E ancora «I pezzi – continua Palazzo Garampi – non sono più in produzione e in commercio. Per questa ragione Anthea, a cui è stato chiesto un intervento, sta cercando di reperire questi pezzi di ricambio attraverso Marifari di Venezia. E nei giorni scorsi sono già stati presi i contatti con l’ente e la prossima settimana il farista di Rimini andrà a Venezia per cercare di recuperare i pezzi necessari»..

L’offerta di soccorso

Commenta tra il sarcastico e l’amareggiato Gianfranco Santolini, presidente della Consulta degli operatori del porto: «Nel nostro comitato c’è tanta gente di mare, anche ammiragli in pensione, per cui contatti con enti portuali italiani saremmo stati in grado di prenderne anche noi. E, magari, più celermente. Per cui se ci avessero chiesto un aiuto, un supporto, a quest’ora il nautofono sarebbe già operativo. E non saremmo costati nemmeno un euro. Quando si tratta di operare per il bene del nostro mare, lo facciamo sempre gratis. Figuriamoci per il nautofono che, tra l’altro, abbiamo rimesso in funzione noi e, poi, donato al Comune».

Ora che il periodo freddo è finito e i banchi di nebbia non arriveranno, per questo motivo il nautofono non dovrà emettere il suo caratteristico suono fino alla prossima stagione invernale, sperando che tutti questi mesi servano per trovare una soluzione, dopo la battaglia lunga tanti anni per riportarlo a Rimini, in perfetta funzione.

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