Rimini, i bagnini: "Vogliamo piscine e campi sportivi per l'inverno"

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L’arenile cambia volto e aggiunge servizi al di là del classico “ombrellone più un paio di lettini”. Il Comune lavora al Piano spiaggia e le categorie chiedono di potere incrementare la propria offerta a partire da piscine vere, profonde, dove sia possibile nuotare. Poi centri benessere e campi da gioco attrezzati anche per l’attività invernale.

Il Piano dell’arenile

L’assessora al demanio Roberta Frisoni lo ha ricordato un paio di giorni fa. «Stiamo lavorando per arrivare a definire la proposta per la primavera, con il provvedimento che prima passerà all’esame della giunta, poi in consiglio comunale per la sua adozione e successiva approvazione». Obiettivo. «Accompagnare e stimolare la riqualificazione della spiaggia».

“Facciamo in fretta”

Il presidente di Confartigianato imprese demaniali, Mauro Vanni, conferma e rilancia. «Sul Piano spiaggia abbiamo avuto uno scambio di opinioni con l’amministrazione e l’obiettivo è quello di accelerare i tempi». Lo scenario in cui ci si muove è quello delle concessioni da rinnovare con il governo che conta di mettere mano ai decreti attuativi della legge Concorrenza entro agosto, per poi cominciare a preparare i bandi pubblici entro la fine dell’anno (altro articolo in pagina). «Per farlo serve un Piano spiaggia operativo - aggiunge Vanni - diversamente le evidenze pubbliche non si possono fare perché le assegnazioni delle concessioni si basano anche su progetti di riqualificazione e se manca lo strumento su cui basare un progetto è tutto inutile. Siamo pronti a fare investimenti in virtù di nuovi servizi e di una premialità legata alle aggregazioni fra più stabilimenti».

“Le nostre richieste”

Investimenti, nuovi servizi, maggiore qualità dell’offerta turistica. Tutti concetti non certo nuovi per chi calpesta la sabbia della riviera da un certo numero di anni. In concreto, cosa chiede la categoria al nuovo Piano spiaggia? «Intanto la possibilità di costruire le piscine, ma piscine vere, dove sia possibile nuotare, quindi profonde almeno un metro, un metro e dieci. Poi anche i giochi d’acqua che però sono un’altra cosa. Quindi i chiringuito e i centri benessere con tanto di vasche idromassaggio». Già che c’è Vanni abbatte un altro muro in arrivo direttamente dalla notte dei tempi: il “mare d’inverno”, vale a dire una fruizione dell’arenile slegata dalla stagione estiva. In questo caso la soluzione è offerta dallo sport, dal volley al beach tennis. «Chiediamo la possibilità di allestire campi attrezzati per l’utilizzo invernale, ombrelloni e lettini dei mesi estivi non giustificano investimenti così importanti». Alla fine gli emendamenti per prorogare di un anno o due le concessioni demaniali presentati da Lega e Forza Italia non sarebbero necessari. È sufficiente l’ipotesi di lavoro governativa per rimandare tutto al 2025. L’orientamento, infatti, è quello di spostare in avanti di qualche mese (agosto) i decreti attuativi della Legge Concorrenza per cancellare il 31 dicembre 2023, data entro cui attivare le evidenze pubbliche. L’iter e i tempi della macchina amministrativa di fatto aprirebbero la porta a quando già previsto dal governo: in presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva, le concessioni sono prorogate anche fino al 31 dicembre 2024. I decreti attuativi sarebbero previsti alla fine di febbraio, basta prorogare di qualche mese e per i Comuni sarebbe impossibile rispettare i tempi. Se ne parlerebbe quindi nel 2025.

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