Rimini. I bagnini: "L'estate dura di più, allunghiamo la stagione"

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Sdraio e costume sulla spiaggia, ma anche turismo culturale per le vie del centro, i musei e i monumenti. In queste giornate di caldo protratto oltre la regola del calendario, Rimini sta facendo il pieno di turisti. Popolano la spiaggia, diventata “libera” una volta chiusi ufficialmente gli ombrelloni a settembre, si incrociano per le strade muniti di fotocamera o seduti ai tavolini dei bar in maniche di camicia. Poi ci sono anche i numeri a confermare l’apparenza, e sono quelli dei musei che arrivano dal Comune, riguardanti in particolare il Fellini Museum, il Museo della Città e Domus. Un buon risultato, ma il sindaco Jamil Sadegholvaad si concentra ancora una volta sulla linea blu dell’orizzonte e lancia l’idea: «Allunghiamo la stagione balneare».

Turismo “fuori stagione”

Italiani, e non solo, hanno approfittato del ponte di Ognissanti per viaggiare verso la Riviera, grazie a un autunno oltremodo caldo fin qui, che ha regalato presenze turistiche inattese in questo fuori stagione. Già da sabato scorso, a migliaia hanno preso d’assalto le spiagge, il Parco del Mare i locali con ancora i tavoli all’aperto. Ma tanti ne hanno approfittato anche per visitare il centro storico di Rimini rimasto aperto per loro.

La proposta del sindaco

«I numeri prima di tutto testimoniano come il centro storico, grazie alla sua offerta museale e culturale, risulti sempre più attrattivo agli occhi dei turisti, che hanno l’opportunità di scoprire e di farsi sorprendere da una Rimini diversa e complementare a quella balneare, dimostrandosi un tassello indispensabile in quel processo di destagionalizzazione del nostro turismo – sottolinea il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in una nota –. In questo senso gli importanti investimenti realizzati e tutt’ora in corso stanno riconsegnando importanti risultati, sia in termini di immagine e di apprezzamento, sia in termini di presenze. La destagionalizzazione però non passa solo dalla valorizzazione del polo storico e culturale, ma passa anche per un nuovo modo di concepire e offrire la spiaggia: il colpo d’occhio di questi giorni, segnati dall’eccezionalità di temperature più primaverili che novembrine, ha dimostrato tutta la potenzialità della spiaggia al fuori dalla stagione balneare tradizionale. Non a caso ormai già da diversi anni quegli operatori che hanno deciso di scommettere e di restare aperti anche oltre il mese di settembre hanno ottenuto riscontri importanti». Al di là dell’anomalia climatica, per il primo cittadino, quindi, «resta l’evidenza di come una programmazione che fissi i paletti della stagione balneare tra metà maggio e la prima metà di settembre sia anacronistica e come sia opportuno avviare una riflessione su un allungamento della stagione, comprendendo magari il mese di ottobre. Una riflessione che deve coinvolgere tutti, sia le componenti amministrative sia gli operatori privati. La spiaggia viva, la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, l’entroterra straordinario, l’attività congressuale e fieristica compongono gli ingranaggi di una macchina che può far correre Rimini 365 giorni l’anno».

I bagnini

«La stagione è buonissima ma non prendiamo decisioni avventate dettate dall’entusiasmo – commenta Mauro Vanni, presidente Confartigianato imprese demaniali, interpellato in merito –. Oggi ci sono già diversi stabilimenti, comprensivi sia di ristorante che del servizio spiaggia, come il 26, il 46 a Marina Centro e il 142 a Miramare, che proprio in virtù della ristorazione tengono aperto fino a tutto ottobre. C’è poi da tenere presente che per nostra cultura, d’inverno diversi parchi giochi e campi da beach liberi d’inverno sono fruibili liberamente, non ci sono cancelli che vietino l’ingresso. Per godere di ombrellone e lettino servono temperature particolari, e questo autunno credo che rappresenti un unicum». «Certamente, però, si deve cominciare a ragionare per mettere più servizi nella spiaggia, ma servono strutture amovibili per l’inverno ad esempio palloni per campi da beach tennis e volley, geosfere per gli idromassaggi, coperture e riscaldamento per i bar per restare aperti anche con le temperature più basse – continua Vanni che conferma come la discussione fra operatori e amministrazione comunale sul piano spiagge sia partito –. In spiaggia si possono fare tante cose rinnovando il piano spiaggia, come ad esempio inserire le piscine, che ormai tutti possono installare eccetto Rimini, e questo per l’estate ma anche per l’inverno con l’utilizzo di apposite strutture amovibili, oggi la tecnologia consente di fare cose anche con poco impatto. Però servono le autorizzazioni, i permessi e investimenti che siano sostenibile. Noi siamo pronti per queste innovazioni, però bisogna vedere se il Governo decide di rinnovarci le concessioni, ci serve una certezza». Il Governo che ha appena preso la guida del Paese ha fatto promesse in tal senso, «ma aspettiamo di vedere nei fatti come si realizzano – commenta Vanni –. Abbiamo fiducia rispetto al fatto che questo governo voglia almeno dialogare, contrariamente a quanto era avvenuto prima con il governo Draghi». Il Piano spiagge dovrebbe approdare in consiglio comunale fra gennaio e febbraio prossimo. «Il dialogo con l’Amministrazione è partito, è stretto e penso che si troveranno gli equilibri – chiosa Vanni –. Ci aspettiamo un piano rivoluzionario che rinnovi il volto della spiaggia di Rimini. Quel che è chiaro è che non sarà estate 365 giorni all’anno, e che noi imprenditori balneari anche nei periodi di bassa stagione saremo i primi a voler contribuire, però stare aperti adesso solo con i lettini non sarebbe sufficiente per sostenere i costi».

Gli albergatori

Per parte loro anche gli albergatori confermano l’ottimo risultato di questo lungo ponte caldo «oltre le aspettative». «Se ci eravamo dati come obbiettivo il 70% – spiega Patrizia Rinaldis dell’Associazione albergatori – in questi ultimi giorni abbiamo registrato un ulteriore exploit di telefonate per le prenotazioni, ma sono arrivati anche tanti turisti di persona a chiedere in hotel. Da quello che mi dicono gli associati, chi è rimasto aperto oggi è al completo». E ad essere aperte sono circa 350 strutture in totale, i 300 fissi e una cinquantina che ha allungato perché se aveva già programmato aperture spot per convegni e congressi, ha riempito il resto grazie ai turisti. «Inoltre sta per partire Ecomondo, e anche per quello siamo sold out», rimarca Rinaldis. Sull’ipotesi di allungamento della stagione balneare l’albergatrice è cauta: «Noi siamo legati al meteo, vivere il mare con questa stagione in questo periodo dell’anno è certamente molto piacevole e apprezzato dai turisti, per il resto credo che sarà molto utile adottare quindi una grande flessibilità».

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