Ovunque spuntano cartelli alla ricerca di personale: camerieri, cuochi, baristi, lavapiatti. Di tutto. L’Associazione Albergatori rilancia il grido di allarme (ieri sul “Corriere Romagna”) dell’imprenditore nel campo della ristorazione Giuliano Canzian.
«È una crisi strutturale che dura da due anni – commenta la presidente dell’Aia, Patrizia Rinaldis -. Il mondo del lavoro è cambiato e serve anche il supporto del sindacato, per non metterci l’uno contro l’altro. Ci sono imprenditori che stanno cercando, ma la domanda e l’offerta di manodopera non si incrociano».

Ponte Adriatico con l’Albania
Come si sta cercando di ovviare? «Stiamo assistendo a un aumento delle richieste relative ai flussi stranieri. Molti dei nostri albergatori hanno riattivato il Ponte Adriatico con l’Albania, mentre verranno in riviera cento studenti dell’università dell’Ucraina. Poi ci sono le scuole alberghiere, una parte dei ragazzi viene a lavorare sul territorio».
La stagione è ormai alle porte e da più parti si levano voci preoccupate. «Qua il lavoro c’è, parlare di disoccupazione è difficile, bisogna trovare il modo che ci sia corrispondenza fra domanda e offerta. Però dall’altra parte ci deve essere professionalità, gente che il lavoro lo sappia fare, noi insegniamo tutto, però le basi ci vogliono e non deve essere tutto a carico dell’imprenditore, se insegno poi il lavoro deve costare meno, anche perché la stagione dura tre mesi».
Ha chiesto l’impegno del sindacato e ovviamente anche di leggi nazionali. Può fare qualche esempio? «Maggiore flessibilità, part time, due assunzioni per coprire un orario pieno».
In genere a questo punto parte la “crociata” degli stipendi che non sono adeguati all’impegno lavorativo. «Non è questo il problema, semmai bisogna promuovere le aziende con forme più flessibili. Il giovane che va a scuola una volta non vedeva l’ora di andare a lavorare, adesso non vede l’ora di andare in vacanza. Il salario è un falso problema, semmai è necessario mettere a sistema domanda e offerta».
La stagione turistica sta per iniziare, per non parlare dei ponti festivi e della Pasqua alle porte. «La riviera comunque aprirà, dove non si arriva con il personale si supplisce con l’imprenditore e con la sua famiglia. Anche questa estate saremo pronti, saremo pronti anche per Pasqua».
Stipendi inadeguati al costo della vita Rapporti brevi e a termine Una persona cerca stabilità lavorativa
Invece il salario è il problema…lavorare 7 giorni su 7 e 10/12 ore al giorno a 1200/1600 € mese…dicono che non è il problema???
Però dall’altra parte ci deve essere professionalità…..Il giovane che va a scuola una volta non vedeva l’ora di andare a lavorare…. Il salario è un falso problema.
Cioè? Vuole il professionista e non pagarlo come un giovane che va a scuola?