Rimini, lo sgombero dell'hotel Gobbi: turisti dirottati in altri alberghi - Gallery

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La farsa dell'estate è finita. La Polizia Locale di Rimini insieme ai funzionari della Polizia di Stato stanno iniziando le operazioni di sgombero dell'hotel Gobbi. L'albergo riminese, un due stelle a via Siracusa, a Marebello, non è in regola con le norme antincendio, come appurato dai vigili del fuoco e la Polizia apporrà i sigilli. Alle finestre i turisti osservano i poliziotti e si preparano ad uscire. Tra i 500 clienti truffati, a tanto ammonterebbero, secondo gli investigatori, le prenotazioni registrate rispetto alle 40 camere a disposizione dell’hotel (800mila euro il giro d’affari stimato dagli avvocati dei truffati e dalle associazioni dei consumatori, tra caparre incassate e fornitori non pagati), c’è anche una famiglia belga.

"Dirottati in altre strutture"


"Ringraziamo la Polizia locale, le Forze dell'Ordine, Prefetto e Questore per la collaborazione e l'azione congiunta portata avanti per gestire questa situazione delicata - è il commento dell'Amministrazione comunale di Rimini - e ringraziamo l'impegno, il senso di responsabilità e il servizio a favore della comunità riminese svolto dall'Associazione Albergatori e da Visit Rimini che in collaborazione con l’Amministrazione si sono fatti carico di trasferire gli incolpevoli ospiti in altre strutture della città. Un atto di generosità e di amore che ben rappresenta l'imprenditoria sana e il senso diffuso di ospitalità, da sempre caratteristiche vincenti e uniche dell'offerta turistica di questo territorio. Una generosità e un amore per la comunità che spicca ancora di più davanti a questi singoli casi di gestioni fuori da ogni legge e da ogni contesto civile che, al di là delle azioni giudiziarie che sicuramente provvederà ad avanzare individualmente ognuna delle persone che ha subito il raggiro, vedrà attentamente il Comune di Rimini valutare la possibilità di costituirsi parte civile contro i responsabili di questa vicenda, a tutela degli ospiti, del buon nome della città e di tutta l'imprenditoria responsabile". 

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