Rimini, gli studenti del Karis trasformano il Part in un antico teatro greco

Rimini

 Ieri è stata la “Notte Nazionale del Liceo Classico”. In tutta Italia ragazze e ragazzi hanno lasciato le aule di scuola, per raccontare in luoghi importanti delle loro città il loro ordine di studi e l’amore verso la cultura classica. Per questo a Rimini il Part, il museo d’arte moderna e contemporanea affacciato sul luogo centrale della storia della città Piazza Cavour, si è trasformato per una sera in un antico emiciclo teatrale greco-romano. Un palcoscenico calcato dagli studenti del Liceo Classico Paritario Karis, “Dante Alighieri”, trasformati per una notte in attori e interpreti teatrali. 

Nel tardo pomeriggio gli studenti di seconda hanno presentato un laboratorio di epigrafia latina, con una dimostrazione pratica d’incisione sui supporti per la scrittura più antichi del mondo: pietra e marmo. Subito dopo il loro colleghi di quarta hanno affrontato un viaggio letterario, "Conosco i segni dell'antica fiamma", segnato dal significato della parola amore nelle pagine dei testi d'autori greci e latini. In serata, riflettori accesi nel Giardino della scultura del Part. Prima con l’adattamento teatrale delle “Baccanti” di Euripide, curato da ragazze ragazzi di quinta e poi con un finale a cui ha partecipato ogni classe: studenti impegnati nella lettura di testi di Apollonio di Rodi, bibliotecario della Biblioteca di Alessandria e autore di "Le Argonautiche", il racconto del viaggio di Giasone e della sua nave "Argo".  

“Dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale, il Part e la Fondazione San Patrignano, sue le opere d’arte ospitate nelle sale del museo, per la loro diponibilità e collaborazione – spiega Paolo Valentini, direttore scolastico delle scuole Karis – la cultura è sempre ricerca e scoperta del senso e del significato della vita di ogni persona. Pone domande trasversali nel tempo e nella storia, che arte e letteratura affrontano da sempre.  È stato molto bello tenere insieme per un notta la cultura classica e opere bellissime di arte contemporanea”. 

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