Rimini. Gli rompono la testa a bastonate per quattro euro

Preso a bastonate in testa, colpito da due o più persone con calci e pugni quando era a terra. Non è il copione dell’ennesima rapina andata in scena in questa estate davvero violenta. È la “lezione” data dallo staff di un ristorante del lungomare ad Alex, 44 anni, un cliente avvicinatosi per la seconda volta alla cassa del locale, per pagare la consumazione extra della consorte, dopo aver già saldato la sua parte di conto.

«Devo ringraziare che a tavola con noi c’era un’operatrice socio sanitaria che ha rianimato mio marito altrimenti, adesso, sarei qui a raccontarle un’altra storia». La voce di Claudia è ancora carica di adrenalina e paura, quando ricorda i minuti di follia vissuti sabato scorso dal marito con cui, assieme a due figli, alla fidanzata del primogenito, un’altra coppia e due amiche, aveva deciso di andare a cena in un ristorante del lungomare. «Tutto era andato per il meglio, anche con il cameriere che ci ha servito avevamo scherzato tutta la serata».

Poi cosa è accaduto?

«È successo che mentre Alex si incamminava per pagare il conto, ho ordinato un amaro. Quando mio marito è tornato al tavolo, ha fatto così dietrofront per andare a saldare anche questi 4 euro».

Alex quindi è tornato alla cassa?

«Esatto, ma chi era dietro al banco ha iniziato a discutere con lui. Sono stati momenti di grande concitazione. L’uomo ci ha rinfacciato di portare sempre problemi nel suo locale, poi un ragazzo molto giovane ha iniziato a dargli del pezzente ed un terzo ha detto che se non saldava non sarebbe “uscito vivo”. Alex ha così messo 4 euro sul banco ma il primo uomo li ha presi e gettati a terra. Mio marito si è così girato per andare a raccoglierli. È stato a quel punto che un cameriere ha sbarrato l’uscita e un’altra persona, armata di un grosso bastone, lo ha colpito sulla testa mentre era di spalle. Alex è caduto a terra. Per proteggere il volto dai colpi e dai calci di almeno tre persone si è messo le braccia in testa: gli hanno spaccato radio e ulna».

Quando Claudia e gli amici sono riusciti a fare irruzione, il 44enne era privo di sensi e non respirava «ma il primo uomo con cui aveva avuto da dire, anziché soccorrerlo, ha buttato nel forno il bastone usato per massacrarlo». Oltre all’amica, i primi soccorsi ad Alex li ha portati l’equipaggio di una Volante delle Questura «che io ho bloccato». Claudia ricorda anche che quando alle divise della Polizia si sono unite quelle della Finanza, tutti i dipendenti del locale, sono spariti.

«Perché hanno urlato ad Alex che creiamo sempre problemi? Forse perché una volta abbiamo rimandato in cucina una zuppa di pesce che puzzava».

Il bollettino medico parla di una prognosi di 30 giorni, di un futuro intervento chirurgico al braccio sinistro. Sul grave episodio indagano i carabinieri.

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