Rimini. Gli esercenti di via XX settembre: prigionieri del cantiere

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Commercianti di via XX settembre 1980 su tutte le furie per il cantiere del marciapiede che non sembra avere fine. Pochi operai al lavoro per poche ore, la data di chiusura del cantiere continua a slittare in avanti e i negozi rimangono difficilmente accessibili.

«Non entra più nessuno», è il commento che si rincorre fra via Tripoli e l’Arco di Augusto.

Lunedì il Comitato esercenti del Borgo San Giovanni si riunirà per decidere come muoversi. Una fra le proposte sul tavolo è una richiesta di accesso agli atti che riguardano i lavori.


«Siamo assediati»

«Tutto è partito con quella ciclabile disastrosa – ripercorre Alessandro Barugolo, titolare del Lola Langusta –. Oltre ad essere brutta, ha portato via tutti i parcheggi. E non sono state pianificate altre zone di parcheggio. Adesso dicono che c’è l’area Fox lì dietro, ma ci vorrà un bel po’. Dopodiché, si sono messi a fare il marciapiede. Il risultato è che siamo completamente assediati, bloccati. Non si affitta. I negozi cominciano a chiudere. La situazione non è delle migliori».

Inoltre, «se si esce la sera, ci si incammina verso il centro e si passa il ponte, la zona nostra sembra una zona depressa, poi si arriva al ponte e lì ci sono il circo equestre con tutte le luci e la vita – aggiunge –. Non lo so, si vede che andrà bene così. Anche l’Arco ha le sue grandi possibilità, quindi penso che tenerci al buio sia una decisione politica. Perché il Borgo è sempre stata una bella via, invece adesso l’hanno rovinata. Tra l’altro, ci sono sempre stati dei negozi interessanti e i Paesani hanno investito anche ultimamente. Insomma, ci sarebbe da fare, ma evidentemente si vede che non vogliono. E’ diventata una strada di passaggio. E’ una via che è sempre stata una bella via di Rimini e la stanno smontando a pezzi».


«Al Comune non importa»

«Deve andare in Comune e parlare con chi ha preso questa azienda a lavorare – rilancia Stefano Dolazza, titolare de La vineria –. Queste aziende lavorano come vogliono loro».

Poi «è normale che abbia dei disagi, però a chi gli interessa? A nessuno, tantomeno al Comune che ha dato l’appalto a queste aziende – continua –. Poi se deve dire che sono arrabbiato, a chi gliene frega? A lei? Al giornale? A chi lo legge? Al Comune? No, a nessuno. Pago lo scotto di non lavorare, punto e basta. Se ho le spalle coperte vado avanti, se non ho le spalle coperte patisco. Tutto lì».


«Faremo un accesso agli atti»

«Questa è la quarta cantierizzazione che subiamo: prima quella della ciclabile, poi quella della rete gas, poi quella di un altro sottoservizio, adesso c’è quella del marciapiede – ribadisce Lucio Paesani, titolare di Emporio gastronomico e presidente del Movimento imprese ospitalità, che nella strada conta una decina di soci – A oggi siamo da tre anni sotto cantiere». E «vogliamo capire di chi è la responsabilità – prosegue –. Vogliamo fare un accesso agli atti: vogliamo capire chi ha vinto il bando, se nel bando che ha vinto c’è una data di fine o consegna lavori, E, se c’è una penale, come intende muoversi il Comune. Perché qui c’è gente che sta pagando affitto e mutuo, e non riesce a incassare, non riesce a lavorare. E questo, dopo due anni di pandemia, non è più una cosa accettabile». Perché «ho saltato un’estate, non posso permettermi di saltare anche il Natale – attacca –. Non è cattiveria, non è voler criticare per forza, è questione di vita o di morte. E ci sono attività passate da 1.000 a 23 euro di incasso, 23. Non è accettabile».


«Comune sia più incisivo»

«Il Comune dovrebbe essere un po’ più incisivo nei confronti dell’azienda, perché ci siano più personale a lavorare e più ore di lavoro – chiude la panoramica Massimo Guidi, titolare di Living Sport e presidente del Comitato esercenti del Borgo San Giovanni –. Invece gli operai arrivano alle 8/8:30, e alle 4 del pomeriggio prendono e se ne vanno. Fuga, fuga, fuga. E sabato non si lavora, per carità. Ma qui abbiamo bisogno di finire i lavori! Dovrebbero un attimino accelerare. Non dico lavoriamo la domenica pomeriggio, però… ».

Nell’attesa della riunione del Comitato esercenti del Borgo San Giovanni in programma lunedì e delle successive decisioni dei commercianti, dal Comune arriva un aggiornamento sulla prosecuzione del cantiere.

«L’esecuzione della finitura superficiale con calcestruzzo architettonico avverrà mercoledì e giovedì della prossima settimana – ha annunciato Mattia Morolli, assessore ai Lavori pubblici, in un post con un render del risultato finale dell’intervento pubblicato sul proprio profilo Facebook nel primo pomeriggio di ieri –. Dall’8 agosto saremo sul successivo cantiere in direzione Arco d’Augusto».

Inoltre, «abbiamo attivato la richiesta di spostamento di transenne a servizio delle attività commerciali e per il passaggio dei pedoni – aggiunge –. Per i tratti successivi abbiamo già messo in campo le modalità per accelerare i tempi».

Chissà se la rassicurazione sarà sufficiente per placare gli animi degli esercenti, già pronti a chiedere di esaminare le carte che riguardano i lavori.

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