Rimini, furti e spaccate a raffica nella zona sud: "Qui non si vive più"

«Speriamo che le tante promesse fatte in campagna elettorale sulla sicurezza, diventino finalmente realtà. Ci siamo stancati dell’attenzione per il centro storico. Qui al mare ormai non si può più vivere».
Non ha peli sulla lingua Fiammetta Cecchini, proprietaria di “Atto secondo” pizzeria al taglio e piadineria di viale Regina Margherita 65 a Marebello che «come avviene tutti gli anni da quando abbiamo avviato l’attività, è stata presa di mira dai ladri»: cinque anni, cinque colpi subiti.
L’ultimo nella notte tra venerdì e sabato scorsi. «Quello che dico è verificabile perché abbiamo l’impianto di videosorveglianza. Due persone, una terza faceva da palo, preso un tombino dalla strada, l’hanno tirato contro una delle vetrate antisfondamento. Poi hanno iniziato a prenderlo a calci, sono entrati ed hanno asportato il fondo cassa». Analogo trattamento «stando alle informazioni raccolte in zona», l’hanno subito la scorsa settimana anche la pizzeria “Da Vincenzo”, “Crostini e Vino”.
«Ripeto, la situazione è diventata insostenibile. E adesso, finita la stagione, c’è d’aver paura a tenere aperto: siamo letteralmente abbandonati a noi stessi».


Miramare

È andata decisamente peggio al ristorante “Frankie”, locale al civico 191 di viale Regina Margherita, Miramare. «Noi di furti ne abbiamo subiti ben due la scorsa settimana: nella notti tra martedì e mercoledì e tra sabato e domenica. Il primo ladro, che ha rotto una vetrata davanti usando un vaso, è stato subito arrestato da una Volante della polizia. Gli altri due balordi, che hanno utilizzato un tombino per sfondare un’altra vetrata ma sul retro, l’hanno fatta franca per un pelo. I danni? Stiamo facendo un inventario. Vista la frequenza degli episodi cerchiamo di limitare al minimo i danni: la cassa, per esempio, non la chiudiamo così come lasciamo “aperti” i cassetti dei vari mobili».
Finita la conta verbale dei danni Sandro Di Pancrazio, il titolare, riassume in poche parole cosa stanno vivendo lui e tantissime attività commerciali della zona: «La situazione è veramente drammatica. A Miramare, Rivazzurra, Marebello, da cinque anni la situazione è andata via via diventando sempre più critica. Il mio mestiere è fare il ristoratore, non badare alla sicurezza, compito che spetta agli altri. È comunque vero che basta guardarsi attorno per capire, perché le situazioni sono palesi, dove si annidano certe persone». Purtroppo però, chiosa, «nonostante le ripetute denunce, viste le risposte, viene da pensare che qualcuno se ne sbatta».

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