Rimini. Fuggono dalla guerra e salvano la cagna Lola VIDEO

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Famiglia in fuga dall’Ucraina porta in salvo anche la cagnetta di 13 anni. Intanto l’Ausl di Rimini dà l’ok perché, senza smembrare i nuclei familiari vengano accolti i quattro zampe al seguito anche dove non previsto. La loro famiglia è composta non solo dalla nonna di 74 e dalle figlie, rispettivamente di 9 e neanche 2 anni, ma anche da Lola, la simil Golden retriver con 13 primavere sul candido manto. Perciò al momento di caricare l’auto per scappare dall’inferno, due coniugi, 40 anni lui e 35 lei, non hanno avuto dubbi nel portare l’amica più fedele con sé, rinunciando a parte dei bagagli. L’ipotesi più facile, abbandonarla, non li ha neanche sfiorati. I russi sembravano intenzionati a risparmiare la città di Odessa, raccontano gli sposi, in quanto punto strategico, nonché meta tradizionale delle vacanze sovietiche. Ma la situazione è precipitata una manciata di giorni fa, quando navi militari si sono materializzate all’orizzonte in tutta la loro prepotenza. Il giovane papà ha assistito per caso alla loro avanzata sui flutti, dal terrazzino di casa. Appena s’è ripreso dallo choc ha chiamato a raccolta i familiari, chiavi dell’auto in mano, un sorriso stampato in faccia a beneficio delle piccole, partendo con nient’altro che la speranza. Due gli estenuanti giorni di viaggio, tra pianti sommessi e preghiere sussurrate con la testa contro il finestrino innervato di ghiaccio, con le figlie accartocciate addosso e un dormiveglia incapace di portar sollievo persino durante le soste. Poi finalmente il confine italiano. Ad un passo dalla fine dell’incubo, quando l’orrore sembrava alle spalle, per Lola, la compagna di una vita, sono sorte però altre incertezze, appena approdata con la sua famiglia umana a Rimini. Nell’albergo di Miramare, pronto ad ospitarli, non potevano entrare i cani. Notizia accolta dalle lacrime delle bimbe che hanno aggravato lo smarrimento dell’anziana bestiola. «Nessun problema», rassicura Massimiliano Lemmo, presidente dell’associazione “E l’uomo incontrò il cane - Konrad Lorenz” che gestisce il canile di Riccione. «Lola starà con noi e riceverà tutte le cure sanitarie di cui ha bisogno, finché all’incirca fra una settimana i suoi cari non avranno i documenti in regola». Allora tutti insieme si trasferiranno in un unico alloggio. Intanto nella giornata odierna si recherà presso la struttura che li ospita, con uno scodinzolio al fianco, per farsi ambasciatore di una notizia insperata. «Il dipartimento di veterinaria dell’Ausl - spiega Lemmo - ha autorizzato tutti i profughi, in via straordinaria, a tenere con sé i propri animali, beninteso anche in situazioni e contesti in cui non era previsto». Nel frattempo la cagnolona è stata sottoposta alla profilassi sanitaria vigente in Italia, compresa l’antirabbica, oltre a tutte le vaccinazioni e gli esami del caso. «Gloria al popolo ucraino - conclude Lemmo visibilmente commosso - e a tutti gli umani che non abbandonano chi è parte della famiglia».

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