Aeroporti Rimini e Forlì, Sadegholvaad: "Valorizzare le vocazioni territoriali per non pestarci i piedi"

Cesena

"Non sono contento se l'aeroporto di Forlì è al palo o se Rimini arranca". Occorre invece "valorizzare le vocazioni territoriali per non pestarci i piedi". Nella tavola rotonda con i colleghi di Forlì, Gian Luca Zattini, e di Cesena, Enzo Lattuca, che apre la presentazione del rapporto sull'economia della Camera di commercio della Romagna, il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, si sofferma sul sistema aeroportuale. Precisando che due scali vicini "hanno già dimostrato di non reggere una domanda di voli adeguata e si vuole evitare il rischio che nessuno dei due rimanga in piedi". Se poi, aggiunge, "ci sarà la forza per avere una richiesta adeguata sarò il romagnolo più felice". Focus anche sul tema energia: la Romagna, evidenzia il primo cittadino, può mettere in campo un suo piano: "Il parco eolico di Ravenna è in fase avanzata e Rimini è pronta a fare la sua parte. Dobbiamo lavorare in logica sinergica in campo energetico e ambientale" come fatto per sanità, università e mobilità. Di certo la guerra non aiuta, prosegue Sadegholvaad: oltre agli altri voli, confermati, "con lo sbarco di Anex tour la ripartenza dell'aeroporto Fellini era legata a Russia e Ucraina. E' tutto tramontato, ma non ci arrendiamo" e con Airiminum "si guardano altre mete". Il Pnrr, conclude, rappresenta un'opportunità e per la deadline del 2026 "sono molto ottimista se faremo squadra, altrimenti non la vedo bene".

Rispetto al primo cittadino di Rimini, non nasconde invece la sua preoccupazione il collega Zattini, in particolare per "le tante cose che non dipendono dai Comuni". Per Forlì si tratta di circa 100 milioni di euro, così come per Cesena, e per l'Italia di centinaia di progetti: per cui si chiede se ci saranno le imprese sufficienti, se si ridurrà il caro prezzi delle materie prime. E poi c'è il fattore tempo: alcune realizzazioni dipendono da altri enti come la Soprintendenza e, poi ci sono i ricorsi, la burocrazia... Tutto questo in una fase in cui "una settimana fa la differenza". Insomma "l'opportunità è enorme ma ci sono molte difficoltà". "Sono preoccupato anch'io", aggiunge il sindaco di Cesena Lattuca, ma è una "stagione di investimenti importante e preferisco questo rischio, che stressa anche imprenditori e lavoratori, e questa difficoltà alla politica di austerità". La Romagna, continua, focalizzandosi sul tema energia, con "impianti eolici senza deturpare il paesaggio e l'attrattività turistica, offshore o altrove, con gli investimenti sull'idrogeno a Ravenna e la sfida dell'agrovoltaico può essere un esempio per il Paese". Gli eventi degli ultime mesi, infatti, conclude, dimostrano che serve "una grande accelerazione" sull'autosufficienza e la transizione energetica da un lato e sulla produzione alimentare del settore primario dall'altro. 

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