Due uomini che indossavano divise molto simili a quelle dei carabinieri. Ed altri due con addosso tute da tecnici del gas. Sono il passpartout utilizzato da quattro malviventi per entrare nella casa di una pensionata e poi fuggire con un bottimo stimato in circa 25mila euro, tra denaro contante e buoni postali. Erano circa le 9.30 di ieri quanto la batteria di malviventi ha suonato al campanello dell’abitazione di Corpolò dove vive la pensionata classe 1935. «Signora, c’è una perdita di gas nella zona, dobbiamo controllare se da lei è tutto a posto». Questa la frase detta da una dei delinquenti quando l’88enne, al momento sola in casa, ha chiesto chi la stesse cercando. La signora, particolarmente scossa per quanto le è accaduto, non ricorda se come avvenuto già in altre circostanze per suffragare i malfattori abbiano usato una bomboletta spray per creare l’effetto fuga di gas. È certo, però, che la vista delle due divise simili a quelle dei carabinieri l’hanno rassicurata ed ha fatto entrare in casa i quattro ladri. Messo piede nell’appartamento i falsi militari avrebbero convito l’anziana vittima a consegnare tutti i valori in suo possesso. Una precauzione nel caso i tecnici del gas avessero trovato qualche anomalia nell’impianto. Invito che la pensionata ha raccolto. È andata dove custodiva tutti i soldi e i buoni postali e li ha spostati in un posto più sicuro. I falsi carabinieri con pazienza hanno continuato a parlare con lei e atteso la conclusione dell’ispezione dei tecnici del gas, prima di congedarsi con la vittima ed andarsene.
L’allarme
I quattro malviventi hanno potuto godere di un discreto vantaggio prima che iniziassero le loro ricerche. La signora, infatti, ha scoperto di essere stata derubata solo dopo aver raccontato a un parente che cosa le era capitato. Immediata è partita la richiesta d’aiuto al 112 il numero unico emergenze. Corpolò ieri era territorio controllato dalla Polizia e così sul posto è intervenuto un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura. A loro è spettato il delicato compito di consolare la vittima che, complice lo stato d’agitazione e prostrazione, non è riuscita a fornire descrizioni dettagliate del quattro ladri. La particolarità dell’episodio ha fatto si che ora del caso se ne occupi la Squadra mobile.