Rimini Fiera. Per il dopo Cagnoni tra Brasini ed Ermeti potrebbe spuntare Gnassi dal 2024

Due (o tre) nomi per raccogliere l’eredità di Lorenzo Cagnoni: Ermeti, Brasini e Gnassi. In pratica parte oggi un percorso che nel giro di un mesetto dovrebbe indicare il nuovo presidente Ieg. Al centro di ogni decisione il piano di sviluppo redatto dal “magnifico” incentrato su nuovo padiglione, arena per gli spettacoli e ingresso nella compagine dell’aeroporto.

Lo scenario
Martedì è morto Lorenzo Cagnoni, storico numero uno della Fiera. Aveva 84 anni. Nel momento del lutto è stata velatamente accennata l’idea della sostituzione al vertice della società che, comunque, data la quotazione in Borsa non può avere tempi infiniti. È stato ipotizzato più o meno un mese. Dopo i funerali di giovedì pomeriggio, appare logico, la scelta non può più essere rimandata ed è un ragionamento che chiama in causa soggetti sia pubblici sia privati.

Partita a due
All’interno del consiglio di amministrazione Ieg, Cagnoni era espressione di Rimini congressi, quindi il primo passaggio formale sarà la nomina di un nuovo componente. A quel punto l’organo di controllo della spa dovrà procedere alla indicazione di un presidente che raccolga l’eredità di Cagnoni. Si tenga conto che l’attuale governance resta in carica fino al prossimo rendiconto economico: primavera 2024. Per ora sono due i papabili: Maurizio Ermeti, per anni leader dell’Aia, artefice del Piano strategico e presenza ormai fissa all’interno degli organismi di Fiera e Ieg. Poi c’è Gianluca Brasini, ex assessore al bilancio del decennio amministrato da Andrea Gnassi. In questa fase non esistono certezze, il confronto è apertissimo, anche perché è appena iniziato. Sono due le ipotesi di lavoro che si contrappongono. Da una parte una soluzione che regali calma agli investitori e traghetti al prossimo consiglio di amministrazione. In questo caso Ermeti sembra il favorito. Poi c’è la seconda strada: realizzare il piano di espansione firmato da Cagnoni con una certa urgenza. Il sindaco Jamil Sadegholvaad (altro articolo in pagina) si è già espresso: Fiera e rilancio dell’aeroporto sono due priorità turistiche. In questo scenario le quotazioni di Brasini schizzerebbero in maniera esponenziale.

Mossa a sorpresa
Si chiama sorpresa, perché è l’ipotesi a più alto coefficiente di difficoltà, anche se più volte caldeggiata in passato: Andrea Gnassi presidente.
L’onorevole potrebbe mettersi alla guida dell’astronave dal 2024, espresso da un nuovo consiglio di amministrazione, lasciando ovviamente libero lo scranno in Parlamento.

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