Rimini, fibromialgia, una firma riminese sulla legge: "Giorni di emozioni pazzesche"

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«È per queste battaglie che vale la pena vivere». Fibromialgia, arriva la proposta di legge per riconoscerla come malattia invalidante. Il pdl che restituisce dignità ai fibromialgici finora invisibili sebbene afflitti da dolori cronici, gravati da oltre cento sintomi, ha scardinato «il solito braccio di ferro tra maggioranza e opposizione». Si tratta infatti, altro aspetto singolare, di un testo firmato da tutti i partiti, su richiesta del Comitato fibromialgici uniti, e illustrato in contemporanea alla Camera e al Senato. Primo appuntamento al cardiopalmo il 30 marzo scorso, presso il Palazzo Montecitorio a Roma. A raccontare un passo epocale è la presidente del comitato fondato nel 2016, la 60enne riminese ma residente a Bologna, Barbara Suzzi, da venerdì scorso Ufficiale al merito della Repubblica italiana. «Sono stati giorni di emozioni pazzesche, - riconosce – e non solo perché sento “figlio mio” questo testo di legge stilato da noi malati assieme ad esperti e al presidente della fondazione Isal, William Raffaelli. Condividiamo un traguardo siglato da tutte le forze politiche decise a far quadrato sul fronte trasversale della malattia». «Finora i testi erano stati presentati da parte di consiglieri regionali che avevamo sensibilizzato – chiarisce – e poco importa se talvolta hanno dimenticato di menzionarci. Per noi contano solo i risultati e l’ultimo è stato raggiunto in salita» fa presente ricordando che «in sei anni sono cambiati quattro governi e altrettanti ministri della Salute, costringendoci a ricominciare sempre da capo». Fino all’insperato lieto fine giunto a fine ottobre 2022, quando Sergio Costa vice presidente della Camera «ci ha garantito il suo appoggio, con un’ammissione non scontata in conferenza stampa: conosce bene la fibromialgia perché sua moglie ne soffre» Il progetto di legge passerà agli annali, vista la necessità di un intervento centrale, alla luce di una legislazione frammentata di cui la presidente sciorina qualche esempio. «Le province autonome di Bolzano nel 2003 e Trento nel 2010 hanno riconosciuto la fibromialgia come malattia cronica invalidante con diritto all’esenzione. Hanno invece approvato leggi per lo status di malattia invalidante: Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, nonché Marche, Sardegna e Val D’Aosta». Alcune Regioni sono impegnate con mozioni o proposte di legge, altre invece si sono attivate tramite sussidi o misure di esenzione.

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