«Centottanta hotel sono pochi, rappresentano meno del 10% delle strutture ricettive dell’intera provincia di Rimini. La crisi di liquidità evidentemente si sta facendo sentire». Alessandro Giorgetti, presidente di Federalberghi Emilia Romagna, fa il punto sulle riqualificazioni alberghiere e sul “Bando regionale per il sostegno al turismo” che finanzia, con contributi a fondo perduto per un buon 40% dei lavori, i vari interventi di riammodernamento degli hotel. E, nel commentare i dati resi noti dall’Associazione albergatori riminesi – 375 istanze giunte a Bologna da tutta l’Emilia Romagna, di cui 100 da Rimini e 80 da Cattolica, Bellaria, Riccione e Misano -, esprime perplessità e qualche preoccupazione. Sottolinea Giorgetti: «Il piano messo in campo dalla Regione è degno di nota. Pensavo, però, che dalla Riviera romagnola partissero più domande. In particolare da Rimini, dove ne sono state inviate solo un centinaio su oltre un migliaio di strutture presenti. Credo che, alla fine, tra tassi dei mutui diventati insostenibili, una stagione economicamente “così così”, e l’impossibilità di riuscire a redigere in tempo progetti di riqualificazione convincenti per ottenere i soldi, in molti si siano ritrovati nella condizione di dover rinunciare alle migliorìe da apportare all’albergo perché non in grado di poterselo permettere».
Un primo passo
Tuttavia, il vertice dell’associazione di categoria degli albergatori invita la Regione ad «attivare un nuovo bando». Sulla scorta, soprattutto, di quei 45 milioni di euro stanziati, pari a 150-200 mila euro a fondo perduto ad hotel. Spiega Giorgetti: «Questo bando è un buon viatico per il futuro. Un primo passo per poter iniziare a correre. L’assessore al Turismo Corsini, quindi, dovrebbe cominciare a ragionare sulla possibilità di estenderlo ad un periodo più lungo. Scaduto quindi l’attuale, lo sportello domande si è chiuso, infatti, il 5 settembre scorso, si potrebbe studiare la possibilità di bandirne un altro, già nei prossimi mesi, affinché quegli albergatori che per un motivo o per un altro non siano riusciti a presentare l’istanza per ottenere l’aiuto economico abbiano, ugualmente, il tempo di farlo entro il 2023, per terminare, così, la riqualificazione con l’inizio della prossima stagione balneare».
Questione di stelle
Un bando, magari, ancora più corposo del precedente. Osserva il presidente regionale di Federalberghi: «Certo, l’optimum sarebbe metterci più soldi di quanto fatto finora. Ma anche riuscire a mantenere l’attuale cifra sarebbe una cosa molto positiva. Un vero e proprio volano per la filiera alberghiera che, attraverso lavori di rigenerazione energetica, ma anche di ammodernamento delle strutture con piscine, centri benessere interni, interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, potrebbe presentarsi per l’estate 2024 pronta ad accogliere una clientela di più “alta” qualità». Il riferimento è alla conquista, attraverso gli interventi di riqualificazione previsti dal bando regionale, di una stella in più. Chiosa Giorgetti: «Proprio così: i “tre stelle” potrebbero, infatti, puntare a diventare dei “4 stelle” e a migliorare, di fatto, la qualità dell’offerta vacanziera riminese, come auspicato dalla maggior parte degli operatori turistici della Riviera».