Rimini. FdI: “Più investimenti pubblici per attirare i privati”

«Più investimenti pubblici se vogliamo attrarre quelli privati». Sul tema della “Rimini che verrà” e sulla riqualificazione luxury della capitale italiana dal turismo, interviene il presidente della 1° commissione consiliare, Carlo Rufo Spina, lanciando una sfida all’amministrazione Sadegholvaad. «Bene il Parco del mare e la nuova piazza Malatesta – commenta il consigliere di Fratelli d’Italia -. Ma questo non basta per calamitare a Rimini l’imprenditoria che conta. Puntiamo allora su tutti quei monumenti abbandonati, come le mura romane che, purtroppo, in alcuni punti cadono a pezzi, sull’anfiteatro, contenitore naturale d’eventi teatrali, occupato, invece, dal Ceis. Insomma, su tutta quella grande bellezza che è solita richiamare quella clientela alto-spendente, ora presente per un risicato 10% dei vacanzieri». In una parola cultura. Come la stessa candidatura a Capitale italiana 2026 recita. «Se vogliamo ottenere quel titolo così ambìto – sottolinea Rufo Spina – dobbiamo muoverci, restituendo, entro quella data, tutti gli asset storico-architettonici alla città. E ai visitatori».

Non solo la storia

Monumenti, ma non solo. Secondo l’esponente dell’opposizione, infatti, per puntare su un turismo “alto” e di lusso diventa fondamentale realizzare dei servizi a supporto: parcheggi in primis. «L’errore macroscopico fatto durante la realizzazione del Parco del mare è stato quello di non costruire prima dei park interrati. E, oggi, la città ne paga le conseguenze. Per cui non facciamo gli stessi errori durante il prolungamento verso Miramare e dall’ex McDonald’s alla ruota panoramica dell’ultimo tratto di waterfront. Prima, quindi, si costruiscano i park: sotto piazzale Fellini, sotto piazza Marvelli, così come su piazzale Gramsci, in funzione del centro storico. E poi i vari silos in zona mare, ma anche spa, cucine condivise per gli alberghi, condhotel, residence, là dove ora insistono le pensioncine diroccate».

L’aeroporto come volano

Tutto questo, ricorda Rufo Spina, «implementando, in sinergia con la Regione, l’aeroporto con maggiori destinazioni europee e internazionali e prolungando il Trc fino alla fiera e al “Fellini”». E per la spiaggia? «Regole certe – conclude il consigliere -. Ho proposto, ad esempio, un regolamento per i chiringuito che, però, l’amministrazione non ha voluto adottare. Non dimentichiamo che la clientela luxury vuole una spiaggia di qualità: non è un caso, infatti, che il Twiga sia a Forte dei Marmi e non a Rimini».

Adriano Cespi

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