Rimini. Open hotel, l'albergo del futuro aperto a tutti

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In un periodo in cui sono più gli alberghi chiusi che quelli aperti, c’è chi investe e pensa positivo. Si carica di ottimismo e inaugura una nuova struttura: moderna, ecosostenibile, accogliente, green. Innovativa. Sia nel design che nell’offerta: non solo turistica, ma anche relazionale, da punto d’incontro cittadino.

Aperto a tutti oltre la stagione

In una parola: Open hotel. Aperto a tutti: vacanzieri e riminesi, a Marina Centro in viale Misurata. Con aree dedicate anche a chi non trascorre un soggiorno di lavoro o una vacanza in Riviera. Al piano terra, infatti, due sale sempre aperte fungeranno da spazio di lavoro o di studio in rete, oppure per eventi, incontri “lifestyle”, con al primo posto la qualità delle relazioni con gli altri. Spiega il proprietario, il riminese Maurizio Giuliano, 25 anni di vita e lavoro all’estero, nell’ambito dell’internazionalizzazione delle imprese: «Il nostro obiettivo è uscire dai cicli stagionali d’incoming turistico e aprire la struttura anche ai cittadini: farla diventare punto d’incontro, luogo di scambio e work space collettivo». E così un nuovo modello d’albergo, già diffuso nelle grandi città italiane ed europee, per la prima volta apre le porte a Rimini: sei le assunzioni previste. Continua Giuliano: «Credo molto nella trasformazione che ha avuto Rimini. Sia in zona mare che nel centro storico. Il turismo, infatti, si è alzato di livello. Lo abbiamo notato in questa stagione. Da qui la necessità di puntare su un nuovo segmento, quello dello “smart luxury”, che è un “lusso della semplicità”, accessibile, trasparente, in grado di rispondere ai nuovi bisogni dell’ospite». Check in e registrazione avvengono attraverso device elettronici, con cui accedere anche a ogni servizio dell’albergo, mentre lo Smartphone si trasforma subito nella chiave della propria stanza.

Telecontrollo e sostenibilità

Intanto, una App controlla h24 ogni tipo di consumo energetico, riducendo a zero ogni spreco all’interno di ogni ambiente. Fotovoltaico e pompe di calore abbassano l’impatto ambientale dell’edificio e i costi energia. Nelle cucine e nella zona breakfast e brunch, forni e frigoriferi sono gestibili da remoto. Tutti i materiali utilizzati sono naturali, dal legno all’utilizzo di piante e bambù, che svolgono una funzione d’arredo assorbendo CO2. Ogni mobile, poi, è sospeso, facilita pulizia e igiene costanti, e le piastrellature trattate a ioni d’argento eliminano fino al 90% dei batteri presenti sulle superfici. Materiali ecocompatibili pure nella zona breakfast e brunch. E solo cibo bio, provenienti dal territorio.

Come è nata l’idea

«Il nostro progetto è partito quattro anni fa – aggiunge Giuliano –. Siamo partiti da due pensioni di proprietà della nostra famiglia e le abbiamo trasformate in un unico albergo». Sottolinea allora il sindaco Jamil Sadegholvaad: «In un momento difficile per il Paese e per le imprese, da Rimini arrivano storie di innovazione e coraggio che vanno prese come segnali di fiducia. Quello che stiamo facendo sulla nostra città, con il parco del mare, i contenitori culturali, la qualità urbana diffusa, il piano di salvaguardia della balneazione, crea connessioni virtuose e investimenti privati». E l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, conclude: «Da anni la Regione sostiene, anche con ingenti investimenti economici, la riqualificazione alberghiera e la trasformazione dei lungomari della Riviera in giardini vista mare con piste ciclabili e aree fitness. Per una visione di Riviera sostenibile e sempre più smart, che questa new entry incarna alla perfezione».

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