Rimini. È morto Gasperoni Borgo San Giovanni fra lacrime e dolore

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Ha chiuso gli occhi venerdì, Sergio Gasperoni, figura storica della parrocchia di San Giovanni, impegnato nel mondo della Caritas diocesana e uno dei “padri” della festa del Borgo San Giovanni in un momento in cui quel quadrante riminese non era molto considerato dal resto della città.

Gasperoni aveva compiuto 82 anni nel mese di luglio. Questa sera alle ore 19,15 sarà celebrato il rosario, mentre domani (ore 15) è previsto il funerale. I due momenti di preghiera si terranno presso la Parrocchia di San Giovanni.

Il presidente del Comitato esercenti Borgo San Giovanni, Massimo Guidi, ricorda Sergio Gasperoni con parole di affetto e gratitudine. «Sergio è sempre stato un uomo educato, allegro e corretto. Ci resterà un ricordo meraviglioso».

Gasperoni è una figura storica della parrocchia di San Giovanni Battista. È stato impiegato al Credito romagnolo e quando è andato in pensione ricopriva il ruolo di direttore. Insieme alla moglie Gigliola, fino al 2020, è stato per decenni referente parrocchiale per la Caritas.

Oltre all’impegno in parrocchia, Gasperoni è uno dei padri della Festa del Borgo San Giovanni. «La festa inizia alla fine degli Anni Novanta - ricorda ancora il presidente del Comitato, Massimo Guidi - grazie all’idea di alcuni personaggi della parrocchia, Sergio Gasperoni, appunto, assieme a Piero Guglielmi, Antonio della Croce e don Salvatore Pratelli. L’idea e l’ambizione erano quelle di creare un evento che desse notorietà al Borgo San Giovanni che all’epoca non era molto considerato dalla città. L’iniziativa ebbe da subito un gran successo e devo dire in tutta sincerità che è stata molto utile per farci conoscere da tutti i riminesi. Vorrei approfittare di quest’occasione per fare un ringraziamento sincero a Sergio da parte di tutti noi commercianti».

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