Rimini. E' morto Enrico Castri, "L'uomo dei palloncini"

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Rimini piange la scomparsa dell’“Uomo dei palloncini”. Si è spento a ottantasette anni Enrico Castri, ambulante di professione ma un’istituzione per Rimini e per tante altre città d’Italia dove vendeva i suoi palloncini colorati. Nonostante l’età avanzata, era rimasto in attività fino alla fine dello scorso ottobre, quando aveva preso parte a una fiera a San Marino Pascoli. Per i bambini era una gioia poterlo incontrare. Poi il rapido declino, fino alla morte durante la notte di venerdì 17, «ironia della sorte per uno superstizioso come lui», dicono gli amici. Per alcune settimane era stato ricoverato in ospedale «ma poi la figlia aveva deciso di portarlo a casa, scegliendo di non farlo morire in solitudine», racconta l’amico e collega ambulante Gabriele Galli. Enrico Castri portava dentro due profonde spine nel cuore - il dolore per la perdita di due dei sui tre figli, un maschio e una femmina - ma riusciva a essere «sempre gioviale, di grande compagnia». Qualche anno fa era rimasto vedovo. Le sue giornate in piazza non erano mai banali. «Raccontava storie di vita vissuta meravigliose, aveva aneddoti per ogni giornata ed erano numerosissimi e diversi: avrebbe potuto riempirne un almanacco». In ogni regione in cui si spostava faceva scoprire ai colleghi piccoli angoli di paradiso. «Conosceva posticini speciali in ogni luogo: bar, ristoranti e ogni altro posto in cui valesse la pena fermarsi». Originario della bassa Toscana, Enrico Castri ha sempre vissuto da ambulante: «Possiamo dire che fosse nato dietro a un banco. Già all’età di otto o nove anni praticava il mestiere che è stato la sua vita fino alla fine e che lo rendeva felice». A Rimini lo si vedeva spessissimo in piazza Tre Martiri, specialmente in occasione delle festività, ma batteva tantissime piazze in Italia, compresa quella della centralissima piazza Navona a Roma.

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