Rimini e la sicurezza, tra rinforzi e speranze

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Una è la capitale economica, l’altra la capitale delle vacanze. Una ha 1 milione 371mila abitanti, l’altra appena 150mila. Ma nella geografia del crimine sono le due città più pericolose d’Italia. Stiamo parlando di Milano e Rimini: la prima, in testa alla classifica stilata dal Sole 24 Ore, con 7000 denunce ogni 100mila abitanti; l’altra, con 6500 denunce per 100mila abitanti, terza, dietro a Bologna. È così, ormai, da anni. Nonostante l’enorme divario nel numero di residenti. Colpa dell’estate, ovviamente, che trasforma la Riviera in una vera e propria metropoli e Rimini, coi suoi hotel, pensioni, case in affitto, quasi tutte esaurite, in una delle città italiane più popolose e a rischio criminale. Inevitabili, quindi, le preoccupazioni e i timori espressi da cittadini, categorie economiche e amministratori. Che, da sempre, si tramutano in richiesta di più poliziotti, più carabinieri, più finanzieri. Insomma, più divise a controllo del territorio. Solleciti, però, rimasti, spesso, inascoltati. Non quest’anno. Col Ministero dell’Interno che ha destinato, a partire dal 1° luglio fino ai primi giorni di settembre, 285 unità in più, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri sul territorio provinciale: 30 in più dello scorso anno. E va aggiunto che, già da lunedì e fino all’11 settembre, è operativa un’aliquota di 18 Carabinieri, 6 assegnati a Rimini e 12 a Riccione. E, dal 15 giugno al 30 agosto, giungeranno altre 30 unità delle squadre di intervento operativo sempre dei Carabinieri. Un ulteriore arrivo, poi (6 unità), interesserà la stazione ferroviaria della Perla verde e la sezione di Polizia stradale di Rimini (2 unità).

Territorio sotto osservazione, dunque, con tante divise in circolazione. Nei prossimi giorni ripartiranno, quindi, i servizi di controllo lungo la fascia costiera, con particolare attenzione alle aree di maggiore aggregazione dei giovani. Saranno, poi, intensificate le attività della Polizia Stradale sul fronte della guida sotto l’effetto di droghe o alcol. Anche la Polizia Postale aumenterà il monitoraggio dei “social”, al fine di intercettare e scongiurare l’organizzazione di raid teppistici o delinquenziali. Infine, il Consorzio Operatori Balneari di Rimini, assicurerà, in via sperimentale, un servizio di vigilanza notturna sull’arenile, dalle ore 23 alle ore 6, che si avvarrà di guardie giurate a bordo di quad.

Commenta l’assessore alla Sicurezza Juri Magrini: «L’incremento di unità operative delle forze dell’ordine è un segnale positivo per la città. E rappresenta, per la Riviera una boccata d’ossigeno in fatto di sicurezza. E’ ovvio che sarebbe stato meglio averli avuti già da giugno, invece che attendere luglio. E, magari, anche più a lungo rispetto al periodo luglio-settembre. Comunque, va bene così, siamo contenti». Dello stesso avviso la presidente dell’Associazione albergatori riminesi, Patrizia Rinaldis: «Questo incremento d’organico è un fatto molto positivo. Vuol dire riconoscere a Rimini la caratteristica di città metropolitana. E comunque, più forze dell’ordine ci sono sul territorio, più sicuri ci sentiamo noi cittadini. Speriamo che il prossimo anno arrivino prima». Chiosa polemica, invece, quella di Gianni Indino, presidente provinciale Confcommercio: «Accogliamo favorevolmente l’arrivo di questi rinforzi però la provincia di Rimini merita un presidio di sicurezza da grande città. Per questo non è giusto avere rinforzi solamente per luglio e agosto, dovendoli, tra l’altro, richiedere come se fosse elemosina. Veniamo trattati come una piccola provincia, mentre qui ci sono esigenze e problemi da città metropolitana, con zone critiche che conosciamo tutti, da controllare e gestire tutto l’anno attraverso un organico strutturato. Servono più uomini e servono sempre, non mi stancherò mai di ripeterlo».

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