Un appello sentito, carico di sentimento e partecipazione, quello giunto, ieri, al sindaco Jamil Sadegholvaad. E firmato da intellettuali, docenti universitari, ricercatori, scrittori. Motivo della lettera la vicenda del Centro servizi a bassa soglia che il Comune, su decisione dell’assessorato ai Servizi sociali, ha progettato di realizzare nel piazzale tra Casa Madiba e Casa Don Gallo. Invito a rivedere la scelta che arriva anche dall’ex assessore alla Cultura nelle due giunte Gnassi, Massimo Pulini: «Spero che riflettano e optino per un’altra area. Perché realizzare l’opera lì equivarrebbe a sottovalutare le tante iniziative di carattere sociale portate avanti dall’associazione. Spesso per aderire a certi bandi, che prevedono stanziamenti di fondi e contributi, si opta per la rapidità d’azione che, coinvolgendo aree comunali in quel momento disponibili, può penalizzare, come in questo caso, attività e associazioni a carattere solidale».
La valorizzazione
Sottolineano, quindi, i diciannove intellettuali, Pulini compreso: «Spazi come quello di Casa Madiba Network costituiscono un esempio di democrazia, un’esperienza collettiva di produzione di soggettività che genera un bene comune per la città. Inoltre accanto a Casa Madiba, e in simbiosi con essa, da alcuni anni, volontari, attivisti e operatori hanno dato vita a Casa Don Gallo che, lungi dall’essere un grigio dormitorio, ha ospitato e ospita persone senza tetto, rendendosi così protagonisti di percorsi volti alla protezione, contro l’idea che la povertà sia il risultato di colpe personali e singolari e non l’effetto di un sistema che rende i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri». Continua la lettera-appello: «Non riusciamo a capire perché l’amministrazione comunale anziché valorizzare questa esperienza, abbia concepito un innesto ostile progettando un centro servizi a bassa soglia che si incuneerà come un grimaldello fra Casa Madiba e Casa Don Gallo stravolgendone sia gli spazi, sia le attività faticosamente realizzate in anni di impegno». Concludono i 19 intellettuali: «Riteniamo che questa esperienza vada riconosciuta e potenziata. Per questo, sindaco, le chiediamo di essere garante di un incontro operativo che possa trovare una soluzione che salvaguardi e valorizzi l’esperienza di Casa Madiba Network e Casa Gallo».