Rimini. Dugina, presidio ucraino alla messa: vittime i nostri bimbi

Rimini

Le vere vittime della guerra sono i bambini ucraini uccisi dalle bombe russe. È la presa di posizione dell’Associazione culturale europea Italia-Ucraina che oggi partecipa al presidio silenzioso in via Santa Chiara in occasione della funzione religiosa organizzata per ricordare Darya Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista Aleksandr Dugin morta nei giorni scorsi nell’esplosione della sua auto.

Cosa succede

Questa mattina (ore 9,45), al Santuario della Madonna della Misericordia in via Santa Chiara è prevista una funzione religiosa in ricordo di Darya Dugina, la ragazza russa figlia dell’ideologo nazionalista Aleksandr Dugin morta nei giorni scorsi nell’esplosione della sua auto.

La celebrazione è stata preceduta da una polemica perché don Sebastiano Benedettini non ha gradito la frase che capeggia sui manifesti funebri: «Assassinata dall’odio anti-russo».

Prima del via libera il sacerdote si è confrontato in Diocesi e ha ricevuto una raccomandazione: non si parla né di politica né del conflitto fra russi e ucraini.

L’organizzatore della messa, Davide Gasparini, ha detto: «L’abbiamo scritta per denunciare il clima di odio che c’è in questo momento, lo facciamo da cattolici senza alcun intento polemico, senza schierarci a livello politico».

“Noi ci saremo”

Chi si schiera, invece, è l’Associazione culturale europea Italia-Ucraina Maidan, oggi presente accanto alla comunità ucraina di Rimini e provincia, al presidio silenzioso in via Santa Chiara.

«Questo presidio - commenta il responsabile dell’associazione Domenico Morra - vuole portare in evidenza il fatto che l’odio anti-russo menzionato nei manifestini di annuncio apparsi in città non è sufficiente a giustificare un atto così barbaro da provocare la morte della signora. Gli ucraini non avrebbero mai voluto questa guerra, semmai, al contrario, ella (Darya Dugina, ndr) l’ha sempre propugnata e fomentata, definendo il popolo ucraino formato da esseri inferiori da conquistare e annientare».

Detto questo, ecco il passaggio più saliente della presa di posizione. «Recentemente è stata incautamente definita vittima innocente dimenticando le centinaia di bambini caduti sotto i bombardamenti russi che essa stessa incoraggiava, loro sì, vere vittime innocenti di questa guerra insana e senza giustificazioni».

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