Polvere di ecstasy per un totale di 423 grammi; poco più di 9 grammi di eroina ed altrettanti di metadone, due etti e mezzo di anfetamina. E ancora: un sacchetto contenente centinaia di capsule vuote gelatinose ad uso farmaceutico, vari altri flaconi in vetro sigillati privi di etichettatura, una confezione di testosterone e 5 grosse
siringhe contenenti liquidi la cui analisi non è stata ancora ultimata. E’ il vero e proprio supermercato della droga e delle sostanze anabolizzanti, sequestrato domenica mattina a un 23enne programmatore riminese. Finito in manette con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti oggi, dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà nonostante il parere contrario della procura della Repubblica. Attenderà a casa, senza nessun obbligo (potrà continuare a fare la sua vita come se niente fosse accaduto) la conclusione del processo per direttissima per cui l’avvocato ha chiesto i termini a difesa.
Una lite stupefacente
A far scattare le manette ai polsi del giovane che ha asserito di aver acquistato sia gli stupefacenti che le sostanze dopanti su Internet, è stato un equipaggio dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della Questura. La volante ieri mattina era stata inviata in zona nuova Darsena per una lite tra una coppia. Quando i poliziotti sono arrivati non hanno trovato niente. Hanno però visto un ragazzo a fumare su un balcone. Interrogato aveva risposto che era stato lui a litigare con l’ex fidanzata. Per chiarire meglio i fatti, gli agenti hanno chiesto di poter salire in casa. Mentre era in corso l’identificazione, uno dei componenti della pattuglia, ha visto su un tavolo nella stanza accanto a quella dove si trovavano, una bilancina di precisione e della polvere bianca. Intuito di cosa potesse trattarsi, hanno provveduto alla perquisizione che ha portato al sequestro della droga e degli anabolizzanti.