RIMINI. La marineria riminese si mobilita. E lo fa per dire “no” al piano d’azione dell’Unione europea che impone una serie di misure ritenute, dal comparto della pesca, «dirompenti per l’assetto del settore».
Domani, quindi, alle 11,30, promossa dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital, Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca, si terrà una manifestazione davanti alla Capitaneria di porto. Protestano le associazioni di categoria: «L’obiettivo della Commissione europea di eliminare gradualmente la pesca a strascico è ingiustificato e basato su pareri scientifici non oggettivi. Per questo ribadiamo la nostra contrarietà a questa proposta che vuole condannare l’Italia alla dipendenza dalle importazioni di prodotti ittici non considerando l’impatto socio economico sul settore. Il comparto, quindi, con questa manifestazione vuole dimostrare l’assoluta contrarietà alle politiche della Commissione e il supporto al governo italiano impegnato nella difesa del settore».