Rimini, denuncia lo stupro ma non c'è traccia del violentatore

Rimini

RIMINI. È arrivata da alcuni giorni sulla scrivania del sostituto procuratore Paola Bonetti, la denuncia presentata da una ventenne riminese che, ormai tre settimane orsono, si è presentata in questura dicendo di essere stata violentata sulla spiaggia di lungomare Tintori da uno sconosciuto. O meglio, sospettava di essere stata stuprata da una persona conosciuta poco prima, di cui però non sapeva fornire una descrizione, se non un generico «era straniero». Un vuoto di memoria che la giovane ha giustificato con il quantitativo di alcol assunto in maniera smodata per tutta la serata. Per legge le forze dell’ordine sono tenute a raccogliere la denuncia, nonostante la ricostruzione fornita mostri evidenti lacune ed i dubbi siano tanti. La ventenne, infatti, nell’immediatezza del fatto, si è rifiutata di sottoporsi alla visita ginecologica all’ospedale Infermi. Che non sarebbe stata comunque d’aiuto perché, quando l’ha eseguita, non avrebbe mostrato i segni “tipici” di un rapporto sessuale strappato con la forza. La Squadra mobile, per cercare riscontri, ha anche visionato le riprese delle telecamere dello stabilimento dove la violenza sarebbe stata consumata ed ascoltato gli amici con cui la presunta vittima stava trascorrendo la serata. Nessuno, a quanto risulta, ha visto lei in compagnia del fantomatico stupratore o si è accorto di quello che le sarebbe accaduto.

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